Gonzalo Montiel rimarrà nella storia dell'Argentina. Il suo rigore contro la Francia è stato decisivo per la conquista del terzo Mondiale della storia dell'Albiceleste. Le sue parole a gianlucadimarzio.com sulla vittoria, sull'addio al Siviglia e non solo.
Nottingham Forest, le parole di Montiel
Sul perché abbia deciso di lasciare il Siviglia per venire al Nottingham Forest: "Ho deciso di venire qui perché ho sempre sognato di giocare nel campionato inglese e ora sono molto felice. La Premier League è un grande campionato, sicuramente superiore alla Liga. È molto competitivo e uno non può che essere felice di giocarci. Poi tanti argentini hanno giocato qui disputando un sacco di partite. Per me è un onore esserci e grazie a Dio posso ripercorrere le loro orme."
Sulla popolarità del Nottingham Forest in Argentina: "È un club in crescita che pian piano si sta abituando a lottare per le posizioni di alta classifica, cercando di tornare a fare le coppe europee un giorno."
Da Tevez passando per Higuain, la vita e il cibo inglese sono stati indigesti a molti sudamericani in passato. E alla domanda se anche lui fa fatica ha risposto: "Dipende, ma la verità è che mi sto adattando bene all'Inghilterra. Sono molto felice di essere qui e farò del mio meglio per affrontare la vita qui nel miglior modo possibile."
La sua vita è cambiata, soprattutto in Argentina dopo il rigore. Andare al supermercato senza essere riconosciuti è sempre più dura e Montiel ce lo ha confermato: "La mia vita è stata stravolta dopo quel rigore. A volte è difficile passare inosservati perché la gente è ancora pazza di gioia, si godono l'essere campioni del mondo tutti i giorni. Aver vinto il Mondiale è un sogno... e ovunque io sia nel mondo me lo fanno sapere. E sopratutto quando sono in Argentina le persone mi dimostrano sempre il loro affetto. Questa è una cosa bellissima per ogni giocatore."
Hai segnato sia il rigore decisivo nella finale del Mondiale che in Europa League contro la Roma. Se il destino del Nottingham per la permanenza in Premier dovesse dipendere da un rigore, saresti pronto a batterlo? "Deciderebbe l'allenatore ma io sono pronto a batterlo se mi dovessero chiedere di farlo".
Aurier, passato proprio in quel momento, scherza: "Se c'è un rigore da battere lo diamo a Montiel. Penso che non abbia mai sbagliato un rigore in vita sua! Poi ha pure segnato quello decisivo che ha fatto vincere il Mondiale all'Argentina. Nel caso il futuro del club dipendesse da un rigore, io lo darei a lui".
A cura di Alessandro Schiavone