“Umili, ma consapevoli del fatto che questo gabbiano può davvero iniziare a volare. Abbiamo tutti i mezzi per farlo”. Se su Google cercate la voce “Mercadante”, verranno fuori diversi risultati su Giuseppe Saverio, nato ad Altamura a fine '700 e compositore di professione, in grado di influenzare anche lo stile di Rossini. Tra le guide dell'orchestra Monopoli, quinta forza del girone C di serie C, c'è invece Mario, difensore classe 1995 che conosce bene lo spartito biancoverde, vestendo questa maglia dal gennaio 2016. “Quest'anno stiamo facendo qualcosa di importante – racconta in esclusiva a Gianlucadimarzio.com - e non solo per i risultati. Le prestazioni sono di pari passo: teniamo tanto palla, una caratteristica che raramente si vede in serie C. Mister Scienza ci chiede di non avere paura, anche a noi difensori, e in questo personalmente sono cresciuto tanto. Per me è stato un modo per responsabilizzarmi ulteriormente”. 26 punti in 15 partite, questi i numeri della svolta dopo il cambio di guida tecnica. Da Massimiliano Tangorra a Giuseppe Scienza: “Anche con mister Tangorra eravamo partiti bene - ricorda il difensore classe 1995 - ma con il cambio di allenatore forse abbiamo preso ulteriormente coscienza dei nostri mezzi. E' stata una presa di coscienza. E direi che il 5-0 al Catania è stato il manifesto della stagione: mettere sotto in maniera così evidente un organico del genere è stato motivo di orgoglio. Peccato per la partita successiva, a Siracusa. La cancellerei: forse ci eravamo rilassati e abbiamo perso, con merito”.
13 presenze nella seconda parte della stagione 2015/2015, 27 l'annata successiva, 30 in questa stagione. La crescita di Mercadante è stata progressiva ma notevole, come la foresta omonima che si trova nelle Murge, a pochi passi da casa. Altamura, provincia di Bari, terra di panificatori e commercianti: gente che bada al sodo, come Mario quando si tratta di difendere. Senza dimenticare però il vizietto del gol. Tre reti stagionali...con una doppietta al Cosenza. Record in carriera: “E ti dirò che potevo farne ancora di più – ribatte - ad esempio domenica un mio colpo di testa ha portato in dote un calcio di rigore. Ma ora non voglio fermarmi, spero di farne almeno uno importante nei playoff”. La culla nel settore giovanile del Bari, ma il passato avrebbe potuto essere...giallorosso: “Quando ero ad Altamura ho svolto un provino con la Roma, ma ero già stato opzionato dal Bari (sorride, ndr). Ricordo che c'erano degli osservatori del club che erano venuti a seguirmi. Ricordo che sono arrivato all'ultimo step di selezioni. Rimpianti per come è andata a Bari? Fino a un certo punto, sono stato 10 anni nel settore giovanile e uno in prima squadra, ma io non sono fatalista: la strada te la crei da solo. Forse staccarmi da quell'ambiente mi ha aiutato a crescere. Tornarci? Mi piacerebbe, ma da protagonista, e se ci arriverò sarà solo merito mio”.
Da Bari a Matera, passando per Ischia e Savoia. Fino alla fermata Monopoli. In Puglia Mercadante ha ritrovato le radici: “E' la mia seconda casa, sono alla terza stagione qui, è un'isola felice. Abbiamo una società che ci coccola, ci fa stare bene: essendo qui da 3 anni, ho instaurato un rapporto importante con molta gente”. Speciale, come gli amici nel mondo del calcio: “Ero molto legato a Di Noia, che ora è a Cesena, domenica scorsa contro la Virtus Francavilla ho incontrato nuovamente Partipilo con cui ho giocato a Bari”. Domenica, invece gli toccherà tifare anche...Lecce: “Speriamo battano la Paganese e vincano il campionato: incontrarli da promossi renderebbe sicuramente il loro approccio alla partita diverso, noi abbiamo un imperativo: fare 6 punti in queste ultime due partite”. A partire da Trapani, trasferta sul campo della seconda forza del campionato: “Con questo gruppo può succedere di tutto – ribadisce lui - si è creato un bel rapporto e in campo si vede. Sto legando molto con Manu Sarao che è il nostro bomber e Dimitri Sounas. A proposito di Sounas, vorrei dire due parole”. Prego. “Per noi è un calciatore determinante, ci permette di avere qualità tra le linee”. E se il Gabbiano andrà avanti nei playoff, la promessa di Mercadante è già sul tavolo: “Un tuffo in mare sarebbe troppo semplice. Però posso dire che ci rasiamo i capelli a zero. Sarao però sarebbe facilitato: lui di capelli ne ha pochi”. E giù una risata. Perché a Monopoli, nel calcio, quest'anno si sorride. E non vogliono smettere di farlo.