La nuova vita Mkhitaryan. A trent’anni un giocatore non è certo finito e Henrikh Mkhitaryan ne è la dimostrazione vivente: dopo essere stato lasciato tantissime volte in panchina nel suo ultimo periodo con la maglia dell’Arsenal, oggi, alla Roma, sta dimostrando ancora - fino a quando non si è fatto male - il suo valore. Entrato nel 2008 a fare parte dei Gunners di Wenger, il centrocampista, in un’intervista a Four Four Two, ha puntato il dito verso Emery e ha spiegato le dinamiche del loro complicato rapporto.
In trentotto presenze nella scorsa stagione, non è mai riuscito a contribuire alla fase offensiva con gol e assist e non è certamente stato aiutato dall’allenatore spagnolo: “Pensava più alla tattica che al resto e ha cambiato il mio ruolo. Prima ero un esterno offensivo, poi sono diventato un centrocampista. Non ce la facevo più a restare in panchina a guardare gli altri giocare. Ho trent’anni e voglio giocare. Emery e il dt Sanllehi dicevano di credere in me ma ho scelto giustamente di andare a Roma”.
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