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Data: 27/05/2019 -

Mirante: "Florenzi e Pellegrini possono raccogliere l'eredità di De Rossi"

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Il portiere giallorosso intervistato da Sky Sport: "Nessuno ha la carica agonistica di Daniele, ti trasmette qualcosa di unico"
Il portiere giallorosso intervistato da Sky Sport: "Nessuno ha la carica agonistica di Daniele, ti trasmette qualcosa di unico"

Le emozioni dell'addio ai colori giallorossi di Daniele De Rossi, il domani romanista senza un altro grande protagonista della sua storia, un girone di ritorno vissuto inaspettatamente da protagonista.

Antonio Mirante, portiere della Roma, ha affidato ai microfoni di Sky Sport tutte le proprie sensazioni e riflessioni sull'annata appena conclusa, tornando sull'ultima del Capitano in giallorosso nella serata di ieri contro il Parma:

“Emozioni? Credo Totti sia crollato a casa, ma già nei giorni precedenti si intravedeva l’emozione e l’attesa di quello che potevano riservare a Daniele i tifosi: noi ci siamo commossi tutti, ma ho visto anche i giocatori del Parma commuoversi. Questo dimostra cosa sia stato Daniele per il calcio italiano: riusciva a darti sempre qualcosa di unico, a emozionarti. Non ho mai sentito nessun giocatore avere una carica agonistica come la sua, nelle urla che ci riservava in spogliatoio”.

E ora, dopo De Rossi, chi raccoglierà il ruolo di leader nello spogliatoio della Roma? “Questo club ha sempre avuto l’identità del calciatore romano e romanista, l’avrà anche in futuro: ci sono giocatori come Florenzi e Pellegrini che possono raccogliere questa eredità, ognuno ha le proprie caratteristiche. Ma le cose che ha insegnato loro Daniele potranno servire tanto”.

Chiusura sulla propria annata e sul futuro: “La mia carriera? Spero possa continuare il più a lungo possibile, non mi aspettavo questo finale di stagione da protagonista: ovviamente avrei sperato di arrivare in Champions, sarebbe stato l’epilogo perfetto, ma ora dobbiamo ripartire con le motivazioni avute nell’ultimo periodo. Più punti con me dall’inizio al posto di Olsen? Dirlo è ingeneroso nei confronti di Robin: credo la squadra sia stata più quadrata con Ranieri, ma non va alcun demerito a Di Francesco, che l’anno prima è arrivato in semifinale di Champions e terzo. Non voglio guardare troppo indietro, ma i pareggi con Genoa e Sassuolo avrebbero potuto darci punti in più per questo finale”.

Tags: Roma



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