Inter, le parole dell'ex Miranda sui nerazzurri e non solo
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Data: 13/06/2024 -

João Miranda: "Lautaro è più forte di Romario. Icardi al Milan? Speriamo di no"

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Le parole dell'ex difensore dell'Inter in un'intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com
Le parole dell'ex difensore dell'Inter in un'intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com

Intervistato in esclusiva da gianlucadimarzio.com, l'ex difensore brasiliano dell'Inter João Miranda parla del suo grande amore, l'Inter: "Aprire un ciclo in Italia? Meglio una Champions di 10 Scudetti", "Lautaro? È più forte di Romario ma io gli preferisco Marcus Thuram". Poi un messaggio a Mauro Icardi: "Mai al Milan".

"Inter, ho dato tutto per te. Se oggi sei dove sei è anche grazie a me"

All'Inter dal 2015 al 2019, João Miranda ha contribuito alla risalita dell'Inter dopo anni difficili. E se oggi il club nerazzurro è una corazzata italiana ed europea lo deve anche al grande lavoro di quegli anni "difficili": "Penso che ho sempre dato tutto, aiutando l'Inter a raggiungere la qualificazione in Champions dopo tanti anni", ci ha raccontato Miranda. "In due delle quattro stagioni a Milano abbiamo fatto la Champions. È stata la mia Inter a gettare le basi e dopo la mia partenza la squadra è cresciuta tantissimo. E io ne vado fiero. È bello sapere che io c'ero all'inizio di questo percorso".

 

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"Quattro anni all'Inter e zero trofei: che tristezza"

Non ci sono dubbi che l'Inter dei tempi del brasiliano non era competitiva e dominante quanto questa targata Simone Inzaghi: "Sì, è sicuramente la verità. È stato difficile arrivare in quella Inter ma quando me ne sono andato l'ho lasciata in una posizione migliore. Quando le cose vanno bene in una squadra tutto diventa più facile e ti diverti di più. E sicuramente avremmo potuto anche vincere dei trofei."

Ed è proprio il fatto di essersene andato a mani vuote che Miranda non riesce a digerire: "Il più grande rimpianto è non aver vinto nulla con l'Inter, mi sarebbe piaciuto vincere uno Scudetto o un altro trofeo in nerazzurro. Provo ancora tristezza nel sapere che ho fatto parte di un grande club come l'Inter per quattro anni senza mai vincere nulla. Però prima di poter alzare trofei devi iniziare un percorso di crescita e io ho aiutato a gettare i semi per la grande Inter di oggi."

"Icardi era forte ma la mia Inter non era solo lui"

L'ex baluardo della nazionale brasiliana e dell'Atletico ha poi parlato di Mauro Icardi, un profilo sempre apprezzato dai rivali del Milan che nella Milano interista mise a segno 124 gol in 219 partite: "L'Icardi dell'Inter era un attaccante forte che faceva tanti gol e vedeva sempre la porta. Senza nulla togliere a Mauro sarebbe riduttivo però dire che l'Inter di allora era forte solo grazie a lui. C'erano tanti altri calciatori che hanno contribuito alla rinascita del club anche se Mauro ha fatto gol importanti".

 

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"Icardi rossonero? Speriamo di no, è cuore interista"

Il Milan è sulle tracce di Joshua Zirkzee ma nel calcio non si deve mai dire mai. Da Roberto Baggio a Ronaldo passando per Pirlo, Calhanoglu, Seedorf e Serena, sono tanti i giocatori che hanno vestito entrambe le maglie: "Icardi rossonero? Speriamo di no, è cuore interista".

Alla battuta su un possibile approdo del bomber argentino del Galatasaray al Milan un giorno, ha detto: "Il calcio italiano è diverso dagli altri in quanto tanti calciatori vanno dall'Inter al Milan o alla Juve. Icardi al Milan? A me questo non piace perché un giocatore deve identificarsi con una squadra sola a paese e basta".

A proposito del suo erede Bastoni, ha detto: "A me Alessandro piace tantissimo. Lui era ragazzino quando io ero all'Inter. E già all'epoca questo ragazzino era molto forte, rapido e con tanta qualità palla al piede (ride n.d.r). Sono un grande fan di Bastoni che è bello da vedere quando calcia la palla perché molto elegante. Se mi rivedo in lui? Sì, nell'impostazione".

 

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Campione d'Italia ma fuori agli ottavi contro l'Atletico Madrid in una partita che i nerazzurri avrebbero meritato di vincere prima dei Fatal Rigori. Su cosa deve fare per raggiungere il livello di Man City e Real Madrid, Miranda ha detto: "Per me l'Inter è già una grande squadra. Ha cambiato tantissimo da un anno all'altro e contro l'Atletico Madrid è solo mancata un po' di fortuna. Se avesse vinto quella partita sarebbe arrivata in finale. Sicuro. Io c'ero a Madrid e quella sera la squadra è stata solo sfortunata. Sono convinto che l'Inter dell'anno prossimo sarà ancora più competitiva con l'aggiunta di due giocatori forti Zielinski e Taremi. E potrà ambire a vincere qualcosa di ancora più grande".

Le basi per dominare un'era in Serie A come la Grande Juve dei nove Scudetti ci sono tutte. Ma Miranda accarezza l'idea della quarta Champions: "L'Inter può aprire un ciclo in Italia ma per me sarebbe più bello se vincesse la Champions perché quella è l'habitat naturale dei nerazzurri. E il club deve puntare a vincere questa coppa. Ne ha già messe in bacheca tre e può vincerne ancora di più. Certo ci vuole anche quel pizzico di fortuna...ma è più bello vincere una Champions piuttosto che dieci campionati italiani. Vincere è sempre difficile ma la Champions è il massimo".

"Lautaro è più forte di Romario. Ma io gli preferisco Marcus Thuram"

Miranda, che si è ritirato nel 2022 dopo una breve esperienza in Cina e al São Paulo, è stato uno dei più forti difensori brasiliani della storia insieme ad Aldair, Lucio, Thiago Silva e David Luiz. E a alla domanda se è più dura marcare Marcus Thuram o il partner-in-crime Lautaro Martinez ha risposto: "Entrambi hanno qualità. Ma a me piace di più Thuram perché è più mobile anche se Lautaro ha segnato tanti gol. L'argentino ha una presenza impressionante in area, in questo mi ricorda Romario. Ma è più completo e anche più forte del brasiliano quando punta un difensore".

di Alessandro Schiavone

Tags: Inter



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