Non solo Ibrahimovic. Quest'estate un altro svedese è arrivato a Milanello: Emil Roback, attaccante classe 2003. Arriva dall'Hammarby, il club di cui detiene parte delle quote anche Ibra. Il giovane ha già giocato in amichevole insieme al suo idolo. Anche di questo ha parlato in un'intervista al quotidiano svedese Expressen: "Di solito non sono nervoso per una partita, ma quella volta lo ero. Sono partito dalla panchina, poi l'allenatore mi ha chiesto di entrare. Eravamo sotto 2-0 dopo i primi 20 minuti. Ho provato a giocare facilmente all'inizio. Poi Zlatan mi ha detto di dimostrare quello che sono, sfidare gli avversari uno contro uno. L'ho fatto e ho servito anche un assist".
Roback rinforzerà la Primavera del Milan ma si sta allenando anche in prima squadra: "Dopo il primo allenamento l'allenatore ha detto "bravissimo" e alcuni hanno detto che ho giocato bene. Dipende tutto da me, un passo alla volta. Quando hai un'occasione importate in Italia devi coglierla".
Il club rossonero ha sborsato 1,2 milioni di euro più bonus per accaparrarsi il cartellino del baby talento svedese. Battuta l'agguerrita concorrenza dell'Arsenal: "Il Milan mi seguiva già da un anno, ma continuavo a dirmi che non sarei andato in Italia. Sia l’Arsenal che il Bayern Monaco erano interessati, soprattutto gli inglesi. Alla fine ho scelto con l'istinto. Una volta arrivato, è stato incredibile. Ho visitato Milanello, la struttura è fantastica”.
Il fattore Ibrahimovic è stato determinante nella scelta di Roback: "Lui sa esattamente come mi sento. Ha passato tutto questo da giovane. Mi ha detto che all'inizio sarà difficile, ma devo essere paziente. Non è facile quando di trasferisci in una nuova città e giochi in un grande club".