Quindici presenze e 6 gol in campionato. Una partenza a rilento sotto gli occhi di Giampaolo, poi l'exploit con Pioli e Ibrahimovic, partner ideale nell'attacco rossonero. Prima che il campionato si fermasse a causa dell'emergenza-Coronavirus, Ante Rebic era uno degli uomini più in forma del Milan. Arrivato in estate dall'Eintracht Francoforte (QUI I DETTAGLI DELL'AFFARE), dopo un lungo derby di mercato con l'Inter, il croato ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, raccontando della sua esperienza in rossonero.
IL RAPPORTO CON PIOLI
"Pioli mi ha dato fiducia, io sono stato bravo a farmi trovare pronto. Ciò che mi era mancato in passato era stata la continuità, la possibilità di giocare qualche partita di fila. Con Pioli ce l'ho fatta e ho dimostrato sul campo il mio valore. Quanto al futuro dell'allenatore, non spetta a me parlarne".
IL SUO FUTURO: ANCORA MILAN?
"Basti vedere cosa sta succedendo in questi giorni: da un momento all'altro, ci siamo ritrovati in quarantena e in mezzo ad un'incredibile crisi. Fare previsioni non ha senso, fino al 2021 sarò un giocatore del Milan e poi vedremo. Milano come città mi piace, è capace di soddisfare ogni esigenza di chi ci abita e per questo la preferisco a Firenze o Verona, dove pure ho vissuto".
IL LEGAME CON IBRAHIMOVIC
"Zlatan? Per noi è importante. E' uno dei migliori della storia del calcio, oltre che - ovviamente - un giocatore fondamentale per noi. Non solo in campo: con le sue indicazioni, Ibra ci aiuta molto. Ha grande personalità e qualità"