Voglia di rivalsa a Milanello. Ospite all'evento "Tutti i colori dello Sport" - insieme a Laura Fusetti del Milan Women - Tommaso Pobega, centrocampista rossonero, ha toccato diversi argomenti davanti ai giovani delle scuole presenti. Il valore della sconfitta, i sogni da realizzare e gli interessi da coltivare nella vita: questi i temi trattati. E con il Milan? L'obiettivo è quello di ripartire tutti insieme dopo un periodo complicato.
Milan, le parole di Pobega
Perdere non piace a nessuno. Un aspetto dello sport, però, con il quale si deve cercare di convivere tutti i giorni. “Quando non vinco divento insopportabile, non parlo con nessuno, chiedere alla mia ragazza. Poi col tempo ho capito quanto la sconfitta sia un valore importante per arrivare alla vittoria". Dopo un periodo complicato, il Milan vuole dare una svolta alla propria stagione. "A Milanello abbiamo ripreso con la testa giusta. Sappiamo che abbiamo fatto male, ma abbiamo capito gli errori commessi. Con il mister facciamo tutte le analisi del caso, parliamo poco e lavoriamo tanto, questo è sicuro".
Pobega, nel corso della sua vita, ha sempre creduto nei suoi sogni: con passione e voglia di migliorarsi tutto è possibile: “Ho sempre sognato di giocare in Serie A. Mi dicevano che non ero mai pronto, ma io ci ho sempre creduto. Nella mia vita cerco sempre di fare le cose con passione, come quando ero a scuola”.
La famiglia al centro di tutto, sin dall'infanzia. Imparare e informarsi sono la base per realizzare i propri obiettivi. “Ho seguito sempre i consigli dei miei genitori. Diventare calciatore è difficile, in tanti lo sognano, ma ben pochi riescono a raggiungere questo traguardo. Non si smette mai di imparare. Bisogna essere curiosi di informarsi”.
Per il centrocampista rossonero, Milan è famiglia: una comunità arricchitta da migliaia di tifosi. “Grazie ai dirigenti del Milan ho approfondito a 360 gradi cosa facesse l’azienda Milan anche al di fuori del calcio, per la comunità, i tifosi. La fondazione nasce da un’idea lungimirante di Silvio Berlusconi con l’obiettivo di far sì che lo sport portasse gioia, felicità e ambizione".