A San Siro il Milan ospiterà l'Atalanta in quella che sarà una sfida decisiva per la corsa scudetto. I rossoneri non vincono in Serie A contro i bergamaschi in casa da otto lunghi anni ma domani sera non sono permessi passi falsi.
Stefano Pioli ha presentato la gara in conferenza stampa: "Abbiamo superato delle tappe difficili, anche contro l'Atalanta lo sarà: è la penultima. È un avversario forte che ci costringerà a dare il meglio di noi per batterli. Sono convinto che i giocatori si sentano come lo sono io, motivato e concentrato. Saliremo sul pullman con grande positività ed energia perché ci aspetta un grande pubblico".
Milan, Pioli: "Tutto dipenderà da noi, non penso all'Inter"
Settantamila tifosi ad incitare il Milan. Per Stefano Pioli esiste solo la gara di San Siro: "Tutto lo stadio rossonero non può che darci carica ed energia. La squadra ha lavorato bene in tutta la settimana. Siamo tanto concentrati. Pensiamo alle 17:59 di domani sera. Veniamo da un percorso che ci ha permesso di arrivare alla partita co grande attenzione e con la serenità necessaria. Quello che succederà dopo dipenderà dal risultato della partita. Poi succederà quello che deve succedere". Sull'Inter: "Non pensiamo a loro, ma siamo concentrati su noi stessi. Non abbiamo bisogno di altri stimoli perché siamo già al massimo".
Poi sull'Atalanta, il 5-0 del dicembre 2019 e la reazione dei tifosi: "Il 5-0 umiliante ci era servito per capire tante cose, non credo che domani si chiuda un cerchio. Domani sarà una partita importantissima, ma poi ce ne sarà un'altra. Non dobbiamo cambiare la nostra mentalità".
"Mi auguro non sia The Last Dance di Ibra"
Potrebbe essere l'ultima di Zlatan Ibrahimovic a San Siro? Pioli risponde: "Onestamente non lo so, ma mi auguro di no. perché Zlatan è un campione con la C maiuscola. Non mi riferisco solo all'aspetto tattico. Ho una stima nei suoi confronti che è smisurata, mi auguro che non sia "The Last Dance". Saprà scegliere il suo futuro, ma ora pensa a domani".
Infine, un passaggio sui tifosi rossoneri: "I nostri tifosi sono unici. Sono stati fantastici quando non si poteva andare allo stadio e sono venuti qui in 5-10mila ad incitarci: sentivamo la loro presenza. Domani dobbiamo stimolarci a vicenda". Poi un commento sullo striscione, esposto a San Siro dopo il 5-0 proprio contro l'Atalanta: "Hanno messo quello striscione nel riscaldamento, poi da inizio gara ci incitarono. In quel momento ho capito che non si erano dimenticati delle brutta figura, ma che ci volevano aiutare a risollevarci".