"Questa è come casa mia, se posso restare tutta la vita resto”. Esordisce così Zlatan Ibrahimovic parlando ai microfoni di Milan TV , il giorno dopo il rinnovo per un altro anno fino a giugno 2022.
"Essere al Milan è come essere a casa"
Un prolungamento di contratto che non può che far contenti sia Ibrahimovic stesso sia i tifosi del Milan. "Mi sento molto felice, resto un altro ed è quello che conta. Ho sempre detto che essere al Milan è come essere a casa. Il club, quelli che lavorano qui, i miei compagni, il mister, i tifosi, che mi mancano tanto, mi fanno sentire bene. Per questo mi sento benvenuto al Milan, grazie ai tifosi. Dal primo giorno ho avuto un grande feeling, sto provando a dare sempre il massimo per loro perché senza di loro non è facile giocare. Questo è il mio secondo giro di Milan, non mi hanno dimenticato, cerco di dare il più possibile in cambio".
Quindi, sui possibili dubbi riguardo la sua età: "Anche se qualcuno aveva dubbi prima che tornassi per la mia età ho dimostrato che non importa, è tutto nella testa. Se sei disponibile a fare certe cose ce la fai, la mia mentalità è che bisogna sempre migliorare e fare il massimo possibile".
"Se fossi arrivato prima, oggi avremmo avuto un altro trofeo in bacheca"
E sul futuro del Milan, Ibrahimovic ha dichiarato: "Vedo grandi cose. Quando sono arrivato a metà campionato, e se guardi fino ad un anno dopo siamo stati sempre primi. Se questo fosse iniziato prima oggi ci sarebbe stato un altro trofeo in bacheca. Lo abbiamo dimostrato, quando tanti parlavano e giudicavano 'Questo Milan bla bla bla' noi in campo abbiamo dato tutte le risposte. Abbiamo lavorato con sacrificio e dimostrato che possiamo farlo. Poi quando vinci qualcosa hai fame, ne vuoi sempre di più. Quello è il segreto, ma prima devi vincere”
"Con Pioli ci sfidiamo a vicenda"
Infine, sul rapporto con l'allenatore del Milan, Stefano Pioli: "Quello che abbiamo passato l’anno scorso non è stato facile. Ogni partita Pioli mi diceva ‘Ibra, fai il bravo’ e io facevo il cattivo, alla partita successiva ‘Ibra, fai il cattivo’ e lui faceva il bravo, però comandava lui quando voleva… facevamo questi giochi. Pioli ha la mentalità giusta, ogni giorno ha quest’energia che trasmette a tutti, vuole il massimo dalla squadra. Mi chiama al mattino e mi chiede: ‘Dove sei, io sto già lavorando’. Mi sfida così".