Il Bologna esce sconfitto da Firenze (1-0) con non pochi rimpianti a giudicare dall'andamento della gara. Lo conferma anche Mihajlovic nel postpartita ai microfoni di Sky Sport: "Ci siamo fatti male da soli. Abbiamo preso due pali e un'espulsione giusta. Negli ultimi minuti siamo riusciti a essere pericolosi, però rimane il rammarico. Abbiamo fatto tutto noi".
L'allenatore del Bologna ha analizzato ciò che non gli è piaciuto dei suoi giocatori: "Quello che non mi è piaciuto è stata la gestione della palla, abbiamo avuto paura. ma la paura bisogna averla solo quando si va in guerra o si ha una malattia grave. E' sempre una questione di concentrazione: Bonifazi è un giocatore importante, che si fida però un po' troppo delle sue qualità e ogni tanto si va a impicciare in situazioni che poi gli costano com'è successo oggi".
Dalla maturità di squadra a quella personale. Queste le belle parole di Mihajlovic sulla sua squadra e sul rapporto con il gruppo: "La maturità deve scattare dentro la testa di ognuno di noi. Ci vuole tempo. Ai ragazzi non posso dire nulla perché abbiamo combattuto e lottato. Certo, se prendi due pali, non fai gol e ti fai buttar fuori contro squadre che sono più forti di te... Perché ora mi arrabbio meno rispetto a prima? Nello spogliatoio cerco di essere più lucido. Poi mentalmente sono cresciuto: non è che ai risultati si arriva con l'arrabbiatura. Poi devo dire che con questi ragazzi ho un grande rapporto e mi sento in famiglia: so quello che hanno fatto per me quando non stavo bene".
Il commento su Svanberg
Infine, un commento su Svanbeg: "Lui è un giocatore importante, ma un po' troppo emotivo. Ha qualità, ma si fa prendere troppo dall'ansia: deve migliorare dal punto di vista caratteriale ed essere più sereno. Qualche volta lo fa, altre volte no. Ma con ragazzi così ci sta".