"L'unico errore della mia vita è aver lasciato troppo presto l'Italia”. Rimpianti e ricordi di un ragazzo di talento che, probabilmente, oggi, a 37 anni avrebbe potuto ancora giocare, anche se: “Guardo il bicchiere mezzo pieno, ho iniziato a studiare subito da allenatore”. Djamel Mesbah, ex tra le altre di Milan, Sampdoria, Parma, Lecce e Avellino ha iniziato una nuova esperienza: “E sono felice perché lavoro al servizio del mio Paese”.
La Federazione algerina gli ha conferito un incarico di prestigio: viceallenatore della nazionale di giocatori locali, accanto all’ex Glasgow Rangers Madjid Bougherra. Una selezione composta esclusivamente da calciatori che militano nel campionato algerino.
“C’è la Coppa d’Africa, quella la conoscono tutti. Ma c’è anche il campionato africano. E questo è decisamente meno noto”, racconta Mesbah a gianlucadimarzio.com, “Eppure coinvolge un intero continente”. Si chiama 'Championnat Africain des Nations', è la versione ‘ridotta’ della massima manifestazione: “Una fucina di talenti che sta aprendo una strada importante nel calciomercato europeo”. Mesbah mostra un entusiasmo travolgente: “Puntiamo tutto sui giovani, il mio obiettivo è premiare e rivalutare i ragazzi algerini”.
GLI OCCHI DEL CALCIOMERCATO EUROPEO SUI GIOVANI DELL’ALGERIA
“In pochi mesi abbiamo lanciato almeno sette giocatori in vari campionati europei - prosegue Djamel - “penso a Mohammed Amoura, classe 2000, che ha firmato con il Lugano o Yassine Ben Hamed, difensore del 2003 finito all’Anversa di Nainggolan. E vedrete quanti ne usciranno ancora”. La strada sembra essere quella giusta: “Ci stiamo preparando per la coppa araba, in programma dal primo dicembre. Purtroppo il nostro campionato è ancora poco visibile ma vi assicuro che c'è tanto talento in Algeria”.
A lezione da Mihajlović, Tuchel, García e Pioli…
Più che un lavoro, per Mesbah sembra quasi una vocazione: “Sono carico e motivato”. Quaranta presenze in nazionale, una carriera da calciatore intensa: “Ogni tanto ripenso al mio primo gol in serie A”. Era il 20 febbraio 2011, Mesbah giocava nel Lecce e di fronte c’era la Juventus: “Stop di petto e destro a incrociare, un sogno, ho ancora i brividi”. Qualcosa poi si è inceppato, soprattutto dopo l’avventura al Milan: “Ho avuto poca pazienza ma oggi, ho fatto tesoro di tutti i miei errori”.
Inizia così il Mesbah allenatore: "Studio molto anche se credo che la cosa più importante sia la pratica sul campo. Ho fatto stage con il Milan di Pioli e Maldini, il Bologna di Mihajlović, al Lione con Rudy Garcia, al Paris Saint-Germain con Tuchel e al Nantes con Gourcuff”...farò tesoro di tutti i loro consigli”. Lezioni di calcio con un punto di riferimento su tutti: “Sicuramente Mihajolovic, gli devo tantissimo, ha sempre creduto in me”. Djamel Mesbah ha un futuro ancora tutto da scrivere: “preferisco pensare al presente e alla mia Algeria, ai ragazzi che alleno”.
Fabrizio Caianiello