Dopo la vittoria contro l'Hellas Verona prima della sosta, la Fiorentina cerca continuità e domenica affronterà l'Atalanta al Gewiss Stadium.
Fiorentina, le dichiarazioni di Mandragora
"Sinceramente non me l’aspettavo più facile. Ogni partita ha le sue difficoltà, volevamo avere più punti però il campionato è lungo e siamo in tempo per recuperare. Noi giochiamo tutte le partite per vincere. Il campionato di Serie A è molto difficile, quindi il mister cerca soluzioni diverse di partita in partita. Col Verona io e Amrabat abbiamo fatto qualcosa di diverso, giocando più vicini e diventando quasi un centrocampo a due con Barak più alto. Giocare con Amrabat per me è possibile: sono a disposizione per fare il play, il mediano a due o la mezzala, l’importante è giocare”, così Rolando Mandragora a Radio Bruno.
L'ex Torino si è poi soffermato sulla gara con l'Atalanta: "E' uno scontro diretto? E’ una squadra forte, ha cambiato giocatori ma non il modo di giocare. Sappiamo che affronteremo una squadra fisica, che ti affronta uomo contro uomo tutto campo”. Sull'obiettivo Europa: "Vogliamo fare più punti possibile, dobbiamo pensare di partita in partita e poi tireremo le somme”.
Sulla Conference League: "Ci siamo fatti domande anche noi, sicuramente non volevamo ottenere quei due brutti risultati. Ma l’unica ricetta che conosco per uscire da questa situazione è il lavoro. Non ci possiamo più permettere di sbagliare, lo sappiamo. Ora pensiamo all’Atalanta, poi subito testa alla partita in Scozia dove dovremo fare obiettivo pieno”. Sull'assenza di Nico Gonzalez in queste prime gare: "Nico ci è mancato, è un giocatore molto importante. Ci dà diverse soluzioni, si impegna tanto, siamo felici di riaccoglierlo in gruppo dopo l’infortunio”.
Il classe 1997 ha poi parlato di Italiano: "Con il suo atteggiamento è uno stimolo per tutti noi. È una persona molto carismatica, quasi vorrebbe giocare insieme a noi, lo si percepisce. Dà forza anche a noi. Personalmente mi chiede di verticalizzare, calciare da fuori e servire un compagno: le classiche richieste per un centrocampista".
Su Jovic: "Luka sta bene, è un ragazzo d’oro che sa stare con tutti. Dal primo giorno si è messo a disposizione con grande umiltà. È un processo di adattamento e ognuno ha i suoi tempi, lo aspettiamo perché sappiamo che è un giocatore forte. Etichettato come pigro? Non merita etichette. È un ragazzo che si impegna e ha voglia di lavorare. Spero possa segnare tanti gol, ha tanta voglia di fare bene, noi lo vediamo tutti i giorni”.