L'Italia ha conquistato all'ultimo minuto la qualificazione agli ottavi di Euro 2024, pareggiando al 90+8' il match decisivo contro la Croazia. Un giocatore che fin qui non ha trovato spazio, non scendendo in campo in nessuna delle tre gare dei gironi, è Gianluca Mancini, che complice la squalifica di Calafiori potrebbe avere una chance contro la Svizzera. A tre giorni dall'incontro, il difensore della Roma ha rilasciato un'intervista alla UEFA.
Italia, l'intervista di Mancini alla UEFA
In apertura Mancini ha parlato della prestazione contro la Croazia in seguito all'1-0 di Spagna-Italia: "La partita con la Spagna ci aveva abbassato l’umore perché non ci aspettavamo una gara del genere ma siamo stati bravi a reagire in una partita fondamentale. L’abbiamo ripresa alla fine ma meritava molto prima di stare sopra per espressione di gioco, per tutte le cose che abbiamo fatto nei 90 minuti. Credo sia stato un pareggio meritato e una qualificazione meritata".
Il difensore ha poi commentato il gol arrivato in extremis: "Durante la partita uno spera sempre che le cose si mettano nel migliore dei modi il prima possibile ma fare un gol così bello all’ultimo secondo è qualcosa che ci può dare una spinta in vista della prossima partita".
Insieme agli altri difensori azzurri, Mancini è l'erede di giocatori del calibro di Bonucci e Chiellini: "Io non sono più giovane, ma Basto e Cala stanno giocando e lo stanno facendo molto bene. Poi ci sono io, Bongio e Federico [Gatti] che siamo lì per farci trovare pronti quando il mister ci darà una possibilità o quando dovremo entrare in partita o in qualsiasi modo. Siamo un gruppo coeso e compatto".
In queste partite si sono rivelate decisive le grandi parate di Donnarumma, che è anche capitano della Nazionale azzurra: "Gigio lo conosciamo tutti. Da tanti anni è uno dei portieri più forti al mondo, lo sta confermando e avere lui dietro ci dà una grande sicurezza in più, si vede in campo".
Dopo la qualificazione, ora la squadra di Spalletti si prepara ad affrontare la Svizzera agli ottavi: "Abbiamo visto la Svizzera contro la Germania, è una squadra molto fisica, molto veloce, corrono tanto. Sarà una partita di livello e cercheremo di recuperare e arrivarci al meglio. Hanno sia giovani che gente più esperta, è un bel mix. È una squadra tosta da sfidare. Una squadra con dei nomi importanti e altri più giovani che hanno sicuramente le qualità per far bene. Ma anche la nostra squadra ha un bel mix di esperienza e gioventù. Poi ci sono tanti giocatori che giocano o hanno giocato nel campionato italiano. Sarà un match giocato a viso aperto dove alcuni si conoscono, altri meno, ma l’importante è pensare a noi stessi e a fare le cose bene per noi stessi e per vincere la partita".
Mancini si è poi soffermato sui moduli e sui vari modi in cui si può schierare l'Italia in difesa: "Parliamo solo del modulo iniziale perché poi durante la partita i moduli vengono cambiati in base all’andamento della gara, in base ai calciatori che vai ad affrontare. In occasione dell’ultima siamo partiti con il 3-5-2. Le prime due con la difesa a quattro ma poi in campo facevamo la costruzione a tre. Il calcio di oggi va così, non c’è un modulo preciso ma sono gli adattamenti che i calciatori fanno in campo per cercare di portare la partita verso i proprio binari".
L'importante sarà approcciare la partita nel modo giusto: "Testa e cuore non devono mai mancare, in tutte le partite, anche quelle con gli amici a calcetto. Il calcio è tecnica e individualità, ma queste due componenti, testa e cuore, così come l'intelligenza, il rimanere col sangue freddo, il capire i commenti della gara, sono importanti in queste competizioni soprattutto, ma in generale per tutte le partite".
Sulla carta, gli Azzurri sono favoriti dal tabellone per la fase a eliminazione diretta: "Sì, sinceramente ieri quando sono finite le partite abbiamo visto sui social una foto del tabellone. Abbiamo visto che nella parte sinistra ci sono tante squadre forti. Ma in realtà anche nella parte destra ce ne sono di altrettanto forti".