Il leggendario centrocampista del Manchester United Paul Scholes annunciò l’addio ai Red Devils nel maggio 2011, dopo aver perso la finale di Champions League contro il Barcellona. Salvo poi cambiare idea, qualche mese dopo. Ricordate? A gennaio dell’anno successivo - come Ferguson gli aveva chiesto - l’inglese decise di tornare in campo. Poche ore dopo lo United avrebbe affrontato il City nel derby di FA Cup e nessuno immaginava che Scholes potesse tornare a vestire ancora la maglia dello United.
Oggi, in occasione del suo compleanno, proprio l’ex centrocampista ha raccontano a BT Sport che in quell’occasione si presentò un problema: non aveva scarpini da indossare per la partita. Quelli che indossava per allenare la seconda squadra del club erano troppo trasandati ma non Scholes non poteva chiamare la Nike o l’Adidas per chiederne un paio. Così andò da JJB Sports - noto rivenditore di articoli sportivi inglese - e ne acquistò un paio da 40 sterline.
“Prima di scendere nuovamente in campo mi sono allenato una sola volta - ha aggiunto Scholes - ho comprato un paio di scarpe economiche perché non avevo uno sponsor. E ovviamente non potevo far sapere a nessuno che sarei tornato a giocare! Ero un po’ nervoso perché nessuno della squadra sapeva nulla e Ferguson non aveva avvisato nessuno. Così sono entrato nello spogliatoio e ho visto che la mia maglia era al suo posto…”.
Quando Scholes nella ripresa del match entrò in campo per giocare gli ultimi 31’ il tempo sembrava essersi fermato - anche se erano passati più di 7 mesi dall’annuncio del ritiro. Anche Rooney ricorda quel giorno: “Il ritorno di Paul? Un segreto custodito all'interno del club, non lo sapevamo nemmeno noi calciatori fino al nostro arrivo negli spogliatoi”. Quel giorno iniziò “la seconda carriera” di Scholes che si chiuse definitivamente alla fine dell’annata 2012/2013.
Una carriera straordinaria quella del “silent hero” dello United, che insieme a Ferguson riuscì a custodire il segreto di un ritorno in campo inatteso e… con qualche piccolo problema. Come il fatto di non avere a disposizione degli scarpini adatti e di doverne acquistare un paio da 40 sterline da JJB.
