È la serata di Juventus-Milan, una sfida tra due squadre storiche del calcio italiano. Una sfida che ha visto tante volte protagonista in campo Paolo Maldini, ora dirigente dei rossoneri.
Le parole di Maldini
Una partita non solo storica, ma anche una delle più importanti del campionato come ha detto Massimiliano Allegri.
Proprio partendo dalle parole dell’allenatore bianconero inizia l’intervento di Maldini ai microfoni di Dazn, al quale venga chiesto se anche secondo lui la partita pesa più per il Milan: “Non so le motivazioni, dovete chiedere a lui. Per noi è importante perché arriviamo dalla trasferta di Liverpool che ci ha insegnato tanto. Pur essendo una sconfitta non ci ha tolto le certezze, che sono quelle di avere un gruppo solido con spirito e che vuole imporre il proprio gioco. Siamo una squadra giovane che ha voglia di imparare e che ora ha più esperienza”.
Al dirigente rossonero viene poi chiesto quale sia la situazione di Romagnoli vista anche la grande concorrenza in difesa: “È il nostro capitano. Non ci si deve fossilizzare sugli 11 titolari. Una squadra di vertice che gioca la Champions ne deve avere 15 o 16”.
Il discorso si sposta poi su un grande doppio ex: Manuel Locatelli. Il centrocampista bianconero era uscito proprio dal settore giovanile del Milan, ma poi si era affermato al Sassuolo: “Io sono arrivato la settimana della decisione di Locatelli a Sassuolo. Noi avevamo chiesto al ragazzo di rimanere, ma aveva chiesto di andare via. Al Milan rimane solo chi vuole farlo. Il percorso di Manuel non era forse adatto a quel tipo di squadra e per quello che volevamo. A lui ha fatto benissimo andare al Sassuolo per poi tornare a grandissimi livelli”.
Il rinnovo di Kessie
In chiusura Maldini parla del futuro di Kessie. Il centrocampista è in scadenza di contratto: “Con il procuratore di Kessie parliamo da un anno e mezzo, ci sono state tante occasioni e ce ne saranno tante altre”.