"No della Uefa a San Siro? Ne eravamo al corrente". Sono state queste le parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni, ai microfoni di Sky Sport in riferimento all'esclusione di Milano come sede della finale di Champions League del 2027.
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Malagò: "No della Uefa a San Siro? Ne eravamo al corrente"
Presente all'inaugurazione della prima isola Technogym Outdoor ai Giardini Indro Montanelli di Milano, Malagò ha aperto l'intervista parlando del progetto legato alla città del wellness: "Quelli relativi alla prima Wellness City e alla città olimpica sono due progetti ambiziosi. Noi ci stiamo lavorando da qualche anno sapendo benissimo le complessità che ci sono state, con la consapevolezza di voler fare bene dato che ne risente l'immagine dell'Italia. La legacy che deve avere un'organizzazione olimpica è quella di promuovere l'attività sportiva a qualsiasi livello".
Successivamente, Malagò ha parlato dell'esclusione di Milano come sede per la finale di Champions League del 2027: "Revoca? È una notizia che chi segue lo sport o è un addetto ai lavori sapeva perfettamente, non c'è nulla di nuovo. Di fatto sapevamo che questa certezza si sarebbe avverata. Erano previsti una serie di interventi, in automatico la Uefa ha preso questa decisione. Forse andava comunicato in anticipo rispetto a quella che poi è stata la delibera dell'esecutivo. Per quanto riguarda il discorso di Roma, da italiani saremmo felici, ma mi risulta che c'è una procedura che si riapre ex novo dove tutti concorrono. Starà al consiglio della Uefa prendere le decisioni".
Nelle scorse ore infatti la Uefa ha annunciato tramite un comunicato ufficiale che Milano e San Siro non ospiteranno la finale di UEFA Champions League dell'edizione 2026/27. La decisione di affidare a Milano l'onore di ospitare una delle manifestazioni più importanti del calcio era già arrivata con una condizionale, che riguardava le informazioni sul progetto di ristrutturazione dello stadio. Condizioni che, evidentemente, non hanno portato certezze alla UEFA.