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Data: 18/11/2021 -

Maccarone: "La Juve non era ambiente giusto per Sarri, ma meritava più fiducia"

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Maccarone racconta, in esclusiva ai nostri microfoni, la sfida di sabato tra la Lazio del “suo” Maurizio Sarri e la Juventus di Allegri
Maccarone racconta, in esclusiva ai nostri microfoni, la sfida di sabato tra la Lazio del “suo” Maurizio Sarri e la Juventus di Allegri

Lui, Maurizio Sarri lo conosce bene. Sotto la sua guida ha giocato 122 gare con l'Empoli, segnando 44 gol. Massimo Maccarone, ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com, ci racconta alcuni retroscena relativi all'attuale allenatore della Lazio, che sabato alle 18 sfiderà la Juventus, sua ex squadra, in campionato.

 

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L’ex attaccante ha ricordato così il periodo in cui è stato allenato proprio da Sarri: “Quando sono tornato all’Empoli, nel 2012, arrivavo da stagioni complicate. Grazie a Sarri ho ritrovato la voglia di giocare a calcio e soprattutto il piacere di farlo. Per un attaccante avere un allenatore così è semplicemente fantastico. La sua filosofia ti permette di stare il più vicino possibile alla porta, aumentando esponenzialmente le possibilità di fare gol. Non è un caso che i suoi attaccanti siano sempre tra i più prolifici del campionato”, ha affermato Maccarone.

"Immobile? Mi fa ridere chi lo critica"

Ne è un’ulteriore conferma Ciro Immobile che ha già raggiunto la doppia cifra e guida la classifica marcatori della Serie A: “Penso che, se possibile, possa migliorare ancora di più sotto la guida di Sarri. I gol che ha fatto in questi anni parlano per lui, chi lo mette in discussione mi fa ridere: è un attaccante generoso che sfinisce i difensori con i suoi continui attacchi in profondità e fa tanto lavoro sporco per la squadra. Come tutti i calciatori ha i suoi difetti, ma il livello che ha già raggiunto è altissimo”. E in chiave Nazionale Maccarone aggiunge: “Spero che possa segnare il gol decisivo per la qualificazione al mondiale e che continui ad essere il nostro attaccante titolare”. 

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Maccarone ha quindi analizzato l’influenza che Sarri ha avuto nel progetto dell’Empoli e l’eredità che ha lasciato: “Ha permesso di creare una mentalità che ci ha portato a giocare sui campi di qualsiasi squadra a viso aperto. Tutti gli allenatori arrivati dopo di lui ad Empoli hanno giustamente continuato a tracciare questo solco. Dionisi, ad esempio, la scorsa stagione ha dominato il campionato di Serie B e si sta confermando anche con il Sassuolo. Lo stesso Andreazzoli sta facendo un grandissimo lavoro proponendo sempre un grande calcio. Ho avuto la fortuna di conoscere entrambi e posso dire che sono due persone molto umili che meritano tutto il successo che stanno avendo”.

"Sarri ha fatto tanta gavetta"

Dopo il triennio empolese, la carriera di Sarri è stata caratterizzata dalle esperienze con Napoli, Chelsea, Juventus e Lazio. Maccarone, che ha vissuto a pieno quegli anni, non si è detto affatto sopreso di questa scalata verso i vertici del calcio italiano ed euroepeo: “Quando ho iniziato a lavorare con lui sono rimasto meravigliato del perché non fosse già in una grande squadra e addirittura non avesse mai allenato in Serie A. Le sue idee ed il suo metodo erano già pronti per quel livello. Ha fatto tanta gavetta nella sua carriera e avrebbe sicuramente meritato un’opportunità prima. È uno degli allenatori a cui sono rimasto più legato e che apprezzo di più nell’intero panorama calcistico”. 

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"Forse quello della Juve non era il suo ambiente"

Sabato alle 18 Sarri ritroverà la Juve, quasi due anni dopo l’esonero avvenuto nonostante lo scudetto conquistato con due giornate di anticipo. Maccarone si è espresso così sul periodo in bianconero del suo ex allenatore: Non gli è stato dato il tempo necessario per applicare i suoi metodi al meglio. Avrebbe meritato più fiducia perché sicuramente non ha fatto male come sostengono in tanti. Forse quello della Juventus non era l’ambiente più giusto per lui.

Ha vinto un campionato nonostante le tante difficoltà e ha perso una finale di Coppa Italia ai rigori dopo lo stop dovuto alla pandemia Covid-19. In Italia, purtroppo, ci si concentra solo sul risultato e ci si dimentica di analizzare tutti gli aspetti necessari per valutare l’operato di un allenatore. Non credo comunque che abbia il “dente avvelenato” nei confronti della Juventus, sono cose che capitano durante un rapporto. Sabato penserà solo a fare il meglio possibile per la sua squadra e ad ottenere un risultato importante in chiave quarto posto. Da parte mia spero possa riuscirci”.

 

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La squadra biancoceleste occupa attualmente il quinto posto a quota 21 punti, a -1 dalla zona Champions: “Penso che la Lazio sia ancora in una fase di adattamento, come è normale che sia così. Sarri è lì solo da tre mesi e ha portato un tipo di calcio completamente diverso rispetto a quello a cui erano abituati negli ultimi anni. La squadra sta alternato grandi prestazioni come quelle contro Roma, Inter e Atalanta, a delle battute d’ arresto importanti come le sconfitte contro Hellas e Bologna. Non sarei comunque preoccupato in quanto i giocatori sembrano entusiasti di questo nuovo sistema di gioco. Anche Luis Alberto, che all’inizio ha avuto più difficoltà, mi sembra si stia adattando bene nelle ultime partite. Sono convinto che tra qualche mese vedremo la vera Lazio e che sarà tra le squadre più divertenti del campionato”.

Il futuro di Maccarone

 

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Dopo il ritiro dal calcio giocato nel 2020, Maccarone è tornato subito nel mondo del calcio come collaboratore tecnico alla Carrarese in Lega Pro. Dopo la fine di questa prima esperienza, con le dimissioni dell’allenatore Silvio Baldini nell’aprile 2021, ha conseguito il patentino da allenatore UEFA A a Coverciano. L’ex attaccante ha quindi parlato dei suoi sogni e progetti per il futuro: “Il mio obiettivo è diventare allenatore anche perché mi permetterebbe di rimanere a contatto con il campo, che è la cosa che amo di più. Sento come una specie di vocazione per questo mestiere che mi stimola ed appassiona molto. Spero di potermi togliere delle soddisfazioni in futuro”.

A cura di Giuseppe Lo Porto 



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