Dopo aver vinto la Ligue 1 per la dodicesima volta nella sua storia, il PSG ora sogna di coronare la sua stagione con uno storico triplete. Il club parigino ha già raggiunto la finale di Coppa di Francia (dove affronterà il Lione) mentre in Champions League dovrà affrontare il Borussia Dortmund in semifinale. Alla vigilia della gara di andata, Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa.
L'allenatore spagnolo ha spiegato che, arrivati a questo punto della competizione, per tutte e quattro le squadre ancora in corsa l'obiettivo è vincere: "Penso che qualsiasi risultato diverso dalla qualificazione per la finale sarebbe una delusione per tutte e quattro le squadre". L'ex Roma ha poi smentito chi sostiene che il PSG sia favorito contro il Borussia: "Noi favoriti? Ecco perché dico da tempo che la stampa non sa nulla di calcio. La cosa bella è godersi una partita speciale in un'atmosfera unica in Europa".
La conferenza stampa di Luis Enrique alla viglia di Borussia Dortmund-PSG
Luis Enrique ha poi spiegato che partita giocherà il suo PSG: "Faremo una gara simile a quella dei quarti di finale. Fare speculazioni non è il nostro modo di giocare. Cercheremo di vincere con il nostro calcio. Sarà un grande spettacolo, ci saranno gol. Siamo pronti a giocare due grandi partite. Il nostro obiettivo è vincere. Il nostro obiettivo sarà dominare la palla".
Poi, l'allenatore dei francesi ha parlato del suo percorso fatto al PSG: "Fin dal mio arrivo ho sentito il sostegno di tutto il club e dei giocatori. Siamo in un percorso di miglioramento, questo è solo l'inizio del percorso. Manca un mese e possiamo ancora vincere tutte le competizioni. Dobbiamo cercare di gestire bene le nostre emozioni, gestire bene la pressione. Non dobbiamo vedere la pressione come una minaccia".
Luis Enrique ha poi spiegato l'importanza di saper gestire la pressione: "Sono felice di trovarmi in questa situazione. Se non riesci a gestire questa pressione... Per alcuni è una novità essere qui. Ho la fortuna di poter trarre vantaggio da questo tipo di situazione, altri si stanno adattando. Questa pressione è una benedizione. È sempre bello essere in semifinale Champions".
Infine, l'allenatore spagnolo ha parlato della propria rosa: "Se perdiamo è perché siamo giovani e se vinciamo sarà fortuna? L'età non conta. I giovani sono pronti. Non mi piace che si critichino i giovani. I ragazzi sono super pronti. Penso alla maturità dei giocatori e del modo in cui si allenano, che abbiano 55 o 16 anni".