Marcello Lippi si racconta tra ricordi e aneddoti. L'ex allenatore ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport nel giorno dell'uscita del documentario biografico "Adesso vinco io".
Il documentario racconta la vita dell'ex Commissario tecnico dell'Italia e allenatore della Juventus ripercorrendone i più grandi successi partendo dalla sua carriera da calciatore. Diretto da Herbert Simone Paragnani e Paolo Geremei e prodotto da On Production e Master Five Cinematografica con Rai Cinema, "Adesso vinco io" dal 26 e fino al 28 febbraio sarà visibile in 200 sale italiane.
Le parole di Marcello Lippi
"Il film? Si può paragonare a una vittoria della vita, ritengo di aver fatto qualcosa di importante nella vita professionale e umana. Io non l'ho mai detto prima "Adesso vinco io", l'ha iniziata a dire la persona che ha avuto l'idea del film. Ho sempre detto "Adesso vinciamo noi". Ai miei giocatori ho sempre raccomandato di vincere. Io ho sempre avuto la filosofia di trasmettere a tutti quelli che lavorano con me di vincere sempre, non di fare bella figura", le parole di Marcello Lippi ai microfoni di Sky Sport.
"La fortuna e anche un po' verità è che ho avuto grandi giocatori, che comunque bisogna anche saperli scegliere. Io ci ho messo del mio facendo rendere le squadre al massimo delle loro possibilità. Tanti dei miei ragazzi del 2006 hanno iniziato a fare l'allenatore. De Rossi alla Roma sta facendo molto bene. Mi fa piacere che questi ragazzi quando cominciano a fare l'allenatore lo facciano con la mentalità che ho cercato di trasmettergli io. È sempre meglio essere capaci di ottenere i risultati che giocare bene. Ma è semplice pensare che senza il buon calcio non si vince. Giocare un buon calcio utilitaristico e non fine a se stesso è il miglio modo", ha proseguito Lippi.
Che ha parlato poi così dell'attuale Ct della Nazionale azzurra Luciano Spalletti: "È un amico e una persona di grande cultura calcistica. Sa trasmettere sensazioni positive. Sta nascendo una buona Nazionale, e non è facile"