Si è aspettato per quasi un anno e mezzo la riapertura degli stadi, ma almeno in Francia qualcuno la sta già - in parte - rimpiangendo. La Ligue 1 è ricominciata da inizio agosto e sono già quattro i casi di invasioni di campo da parte di tifosi, e conseguenti disordini. Sembra diventata un'abitudine.
Da Nizza-OM a Metz-PSG
Tutto è iniziato domenica 22 agosto, con quel Nizza-Olympique Marsiglia diventato ormai famoso (clicca QUI per leggere la ricostruzione degli eventi e QUI per le sentenze definitive della commissione disciplinare). Sabato scorso poi a Lens il campo è diventato il terreno per cercare nuovi scontri tra supporters: i tifosi di casa hanno invaso il rettangolo verde per cercare il contatto con quelli del Lille, con i quali non scorre buon sangue (QUI per la ricostruzione dell'accaduto).
Ma non è finita qui: mercoledì si è giocato il turno infrasettimanale anche in Francia e oltre ai gol si sono viste altre due invasioni (una più seria, l'altra meno). Sembra una barzelletta, ma non lo è: ad Angers, con Angers-OM finita da pochi minuti (0-0), dopo alcune provocazioni tra la curva dei padroni di casa e il settore ospiti dei marsigliesi (alcune fonti vicine ai tifosi dell'OM parlano di bomba carta lanciata verso il loro settore), questi ultimi sono scesi in campo e sono corsi fin sotto alla gradinata dei rivali. Dopo qualche minuto di tensione, tutto è tornato nella norma. E, seppur in minor numero, anche alcuni tifosi del Metz sono penetrati nel terreno di gioco poco dopo il fischio finale della nervosa partita contro il PSG, persa 1-2.
Difficile capire perché quattro casi così siano potuti avvenire in modo così ravvicinato. Complesso capire il perché dell'esplosione di tanto nervosismo sugli spalti. Il dibattito è aperto: alcuni opinionisti transalpini parlano di frustrazione repressa dovuta al periodo di porte chiuse, lontano dalle curve. Altri invocano soluzioni più secche: "Trasferte vietate e si eviteranno i problemi", oppure frasi più allarmanti: "Bisogna evitare che succedano tragedie". In Francia questa brutta abitudine inizia a preoccupare davvero.