C’è stato un momento per l’Atletico Madrid in cui la vittoria della Liga poteva sembrare una semplice formalità. Dopo 21 partite giocate, la distanza dalla seconda in classifica era di ben 11 punti. E se ci aggiungiamo che la stagione di Real Madrid e Barcellona fino a quel momento non era stata delle migliori, la strada per Simeone era tutta in discesa: le tante assenze per i Blancos, una su tutte quella di Sergio Ramos, e i problemi interni dei blaugrana, vedi Messi e Bartomeu, avevano fatto pensare a tutti che per le due big del calcio spagnolo fosse un’annata di transizione.
Ad un certo punto il Cholo aveva tutte le carte in regola per sperare di ripetere il successo avvenuto nel 2014, quando vinse il campionato in casa del Barça all’ultima giornata. Invece, nelle ultime 8 giornate, i Colchoneros hanno guadagnato soltanto 13 dei 24 punti disponibili, rimpicciolendo il gap con le dirette concorrenti guidate da Koeman e Zidane.
Celta, Levante, Real Madrid e per ultimo ieri il Getafe: quattro pareggi, sommati alla sconfitta contro il Levante al Wanda Metropolitano, hanno riaperto i giochi in classifica: impensabile fino a poche settimane fa. Il Real Madrid ora è a soli 6 punti dai cugini e il Barcellona, con una vittoria contro l’Huesca lunedì sera, si porterebbe a sole quattro lunghezze dal primo posto.
Una carenza di risultati dettata anche dall’astinenza al gol di Luis Suarez: per l’uruguaiano solo 2 reti nell’ultimo mese, che è alla ricerca del gol numero 500 in carriera. Tra le squadre che si giocheranno la Liga, sono ancora in ballo due scontri diretti che probabilmente saranno decisivi: a sole quattro giornate dal termine ci sarà Barça-Atletico, mente l’11 aprile andrà in scena il ‘Clasico’. Insomma, il capitolo conclusivo è ancora tutto da scrivere per il calcio spagnolo, con uno sprint finale tutto da vivere in un ‘triello’ che per settimane sembrava dover essere già vinto dall’Atletico Madrid.