Chi ben comincia è a metà dell’opera. Deve averlo pensato Brendan Rodgers lo scorso 7 agosto, quando alla prima gara ufficiale della stagione ha battuto il Manchester City di Guardiola - non proprio gli ultimi arrivati, campioni di Premier League in carica - e si è preso il Community Shield, trofeo che apre la stagione del calcio inglese.
Battere i campioni è diventato un vizio per le Foxes di Leicester, visto che appena tre mesi prima si erano presi anche la FA Cup ai danni del Chelsea che ha vinto la Champions. La stagione, però, non è cominciata al meglio: due vittorie e due sconfitte - l’ultima, sabato, contro il Manchester City - senza mezzi termini, 4 punti di ritardo dalla vetta e per ora 9° posto in classifica. Siamo ancora all’inizio, certo, ma la gara di domani sera contro il Napoli di Spalletti, esordio europeo stagionale, sarà importante per capire quale Leicester aspettarsi lungo tutta l’annata.
LEICESTER-NAPOLI, RODGERS SI AFFIDA A VARDY E DAKA?
Di certo, tanta attenzione sarà per l’attacco degli inglesi: imprescindibile la presenza di Jamie Vardy - ormai uomo simbolo assoluto del club - ma scalpita anche Patson Daka: l’attaccante dello Zambia, arrivato da Salisburgo, “conosce” bene gli azzurri avendoli già affrontati in Europa nelle passate stagioni. Rodgers, però, non vuole saperne di cambiare pelle al suo Leicester: sarà quindi ancora 4-2-3-1, il modulo con cui la squadra ha fatto il bello e cattivo tempo nelle ultime gare e che sembra aver sostituito il 3-4-1-2 visto nei mesi precedenti, con Tielmans e Maddison veri pilastri della mediana e l’ex atalantino Castagne a spingere sulla destra.
Impossibile rubare il posto a Schmeichel tra i pali, ma Ward spera di avere qualche chance in più in Europa League. A spaventare Rodgers è soprattutto il pacchetto arretrato: Amartey, Soyuncu e soprattutto Vestergaard non sembrano aver regalato solidità al reparto, a confermarlo anche i numeri con le 6 reti presi nelle prime quattro uscite di campionato.