Tre punti e una riconferma: Legrottaglie e il suo calcio... che vale
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Data: 26/01/2020 -

Tre punti e una riconferma: Legrottaglie e il suo calcio... che vale

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"Il calcio che vale". Titolo della sua tesi presentata a Coverciano, ma non solo. Gestione e rispetto, come punti cardine della sua vita prima ancora che sul lavoro. Nicola Legrottaglie non è soltanto il nuovo allenatore del Pescara, non è solo colui che con la vittoria sul campo del Pordenone ha riportato i biancoazzurri in zona playoff, è molto di più. E' sicuramente sinonimo di valori importanti e principi rari nel calcio, gli stessi che ha portato all'interno di ogni spogliatoio del quale ha fatto parte.

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Da calciatore prima, da allenatore adesso. Pescara come tappa fondamentale della carriera. Ieri, quando all'Adriatico ha fatto il suo esordio in Nazionale nel 2002. Oggi, quando da allenatore si ritrova per la prima volta su una panchina di Serie B. Ieri e oggi, una distinzione che spesso Legrottaglie ha dovuto affrontare nel suo percorso. L'esplosione nel Chievo dei miracoli, prima delle difficoltà durante la sua prima esperienza alla Juventus. La svolta a Siena, con Tomas Guzman che lo introduce nel gruppo degli "Atleti di Cristo". Il ritorno a Torino, questa volta da protagonista, e lo Scudetto vinto con il Milan nel 2011. C'è un Legrottaglie prima e un Legrottaglie dopo.

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Quello attuale segue uno stile di vita, più che una religione. Principi non sempre capiti all'interno di un mondo particolare come quello del calcio, ma a Nicola non importa: "Ne ho visti tanti che facevano gli stupidi, ma non mi sono mai vergognato di quello che sono e mai lo farò". Adesso è allenatore, mettendo le sue conoscenze al servizio del gruppo. Nozioni di vita, ma anche tecnico-tattiche, apprese in anni di carriera. Del Neri il suo maestro ai tempi del Chievo, Mazzone quello con cui ha avuto un rapporto più complicato a Bologna: "Ma ho capito più tardi che tante cose dipendevano da me e non da lui". Il Pescara si è affidato a Legrottaglie e i risultati sono arrivati: 0-2 a Pordenone, su un campo ancora imbattuto in campionato. Una vittoria che vale anche la riconferma in panchina, con il Cosenza nel prossimo turno ad attendere un nuovo esordio all'Adriatico. Il calcio... che vale, quello che il Pescara si augura di portare fino alla Serie A.

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