Lecce, Corvino: “Voglio un allenatore che mi dia risposte sul campo”
Le parole del presidente del Lecce Damiani, del responsabile dell’area tecnica Corvino e del ds Stefano Trinchera
Sono ore di frenesia a Lecce, in attesa di scoprire il nome del nuovo allenatore che sostituirà Luca Gotti dopo il suo esonero dalla panchina giallorossa e con Marco Giampaolo netto favorito. Domenica 10 novembre 2024, intanto, il club pugliese ha indetto una conferenza stampa.
Sono presenti, secondo quanto precedentemente comunicato, il presidente Saverio Sticchi Damiani, il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino e il ds Stefano Trinchera. Di seguito riportiamo in diretta le dichiarazioni dei protagonisti durante la conferenza.
Lecce, le parole del presidente Sticchi Damiani
“Abbiamo ritenuto fosse giusto metterci a disposizione dei giornalisti per spiegare gli accadimenti delle ultime ore cioè l’esonero di Gotti. Siamo arrivati a una scelta dolorosa, come sempre l’esonero degli allenatori in questo club. Noi cerchiamo di dare tutti noi stessi a loro e abbiamo sempre ricevuto tanto. Ogni volta da un punto di vista umano è una cosa particolarmente faticosa, che ci prova“. Inizia così il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani nella conferenza stampa fissata dalla società.
Spiega poi: “La scelta è puramente tecnica, figlia di valutazioni tecniche sul trend della squadra. Si tratta di valutazioni fatte esclusivamente nell’interesse del Lecce, sono delle visioni. L’area tecnica in questi anni non ha mai dato visioni banali e questa volta, in un’ottica prospettica, ha analizzato il trend. Come club non vogliamo avere lo scrupolo di non aver fatto il massimo possibile. È una riflessione puramente tecnica“.
Continua: “Sottolineo che è una situazione per nulla compromessa, lo dico soprattutto per i tifosi. Siamo a un punto dalla salvezza. Il tema non è legato alla classifica, bensì a valutazioni tattiche su cui si è deciso di provare a invertire il trend. Voglio ringraziare Gotti, è stato un grande artefice della scorsa salvezza. È stato faticoso comunicare l’esonero, ma quando si parla del bene del Lecce si fanno anche questi sacrifici umani. Ringrazio Gotti e tutto lo staff, poi Corvino vi dirà se qualcuno dello staff resterà con noi“.
Lecce, le parole di Corvino
Prende poi parola il responsabile dell’area tecnica del Lecce Pantaleo Corvino: “Ci sono momenti della stagione in cui si fanno delle analisi e bisogna scegliere dei momenti giusti per farle, che ti portano più vicino alla realtà a alla verità, noi le abbiamo fatte dopo dodici giornate. Ci troviamo tra le ultime tre e con la peggior differenza reti del torneo. Faccio una premessa, noi possiamo esser in queste posizioni, rientra nel nostro dna di una squadra che deve lottare per la salvezza e in situazioni in cui i risultati non ti supportano ma non possiamo mai permetterci di perdere una linea e un’identità costante”.
Conclude: “Noi abbiamo pensato che dopo dodici giornate abbiamo visto troppe diversità che non si erano mai create in questo club. Questo è il motivo. Per me sollevare un allenatore da un incarico è un trauma. Non c’è solo la società che ha delle responsabilità, le abbiamo anche noi, e sono pronto a prendermi delle critiche, perché prendo delle decisioni che possono portare a degli errori, chi non commette errori? Io ho vinto tre tornei di B e salvato il Lecce nove volte, anche commettendo degli errori”.
Sul mercato poi: “Pierret per Blin? Non c’è solo solo lui, perché in quel ruolo abbiamo anche Kaba e Berisha. Coulibaly, può giocare in quella posizione. Siamo una società che dà il meglio e il massimo di quello che possiamo fare. Quando capiremo che ci sarà qualcuno che potrà fare meglio e di più di noi vedremo. Per il momento lavoreremo per rispondere a tutti coloro che ci sostengono. Fa parte dell’uomo sbagliare”.
Continua: “Sansone? L’ho portato io, non lo spirito santo. Lui non stava bene dall’inizio, poi è rimasto a disposizione del mister che lo ha utilizzato appena possibile. Marchwinski? Noi abbiamo fatto delle valutazioni, quando operiamo non abbiamo certezze. Mi piacerebbe avere uno sceicco che mi permetta di comprare giocatori più conosciuti. Oggi questo possiamo fare, se ci accettate così con i nostri errori andiamo avanti”.
Ma quali saranno quindi gli aspetti che verranno privilegiati nella scelta del nuovo tecnico? “Questa stessa domanda me l’ha fatta la società e ho risposto che ci sono momenti in cui serve un po’ di ignoranza e un po’ di tigna. Io e Stefano siamo uomini da campo e non da salotto. A noi piace molto vedere il lavoro sul campo, e vedere un lavoro che ha un’identità e una strada costante. Voglio un allenatore che mi dia delle risposte. Mi auguro di trovare quello giusto e che sia nelle nostre possibilità. ll nome lo potremo fare quando avremo gli accordi firmati, non è nel nostro DNA parlare prima. Ora ci serve il tempo di fare delle valutazioni e poi di metterle in atto e in pratica”.
Lecce, le parole del ds Trinchera
Interviene anche il ds Stefano Trinchera: “Saper ascoltare è una virtù. Ci tengo a lanciare solo un spunto di riflessione, noi conosciamo la nostra reale dimensione, gli addetti ai lavori ci considerano sempre come i primi pronti a retrocedere, accade ogni anno. In momenti come questi, in cui siamo prima tifosi e poi dirigenti, stiamo male come i tifosi, ma per questo non vogliamo darla vinta, perché questa è una piazza che può sopperire alla differenza che c’è tra noi e gli altri. Nervosismo in campo? Certi episodi dimostrano anche quanto ci tengono a questo Lecce. Dobbiamo rimanere compatti per poter raggiungere il nostro obiettivo. Ora la squadra ha bisogno di essere unita“.