Alcune normali e prevedibili, altre abbastanza strane e bizzarre: sono le regole che la Russia, in qualità di paese ospitante, si darà durante le settimane in cui si giocheranno i Mondiali di calcio. Le ha riportate il sito Russia Beyond e alcune di esse porteranno i russi a cambiare un po' le proprie abitudini.
Cominciamo però da quelle scontate, come il divieto di vendita di bevande alcoliche in bottiglie di vetro nei giorni delle partite e nelle città dove si gioca, nel raggio di due chilometri da stadi e stazioni. Altro divieto quello relativo alle armi da fuoco: già dal 25 maggio e fino al 25 luglio non si potranno acquistare, vendere o registare armi da fuoco, per motivi di pubblica sicurezza. Disposizioni anche sulle manifestazioni, che potranno essere organizzate soltanto fuori città e con un numero massimo di partecipanti. Un esempio? A Volgograd si potrà manifestare solo in orario d'ufficio, dalle 9 alle 17, e in non più di 150.
Droni? No, grazie. Il Ministero della Difesa intercetterà e abbatterà qualsiasi drone in volo, utilizzando niente poco di meno che i meccanismi di difesa aerospaziali dell’esercito. Una diretta conseguenza del fatto che i cieli e gli spazi aerei delle città coinvolte saranno costantemente monitorati. C'è poi tutto l'aspetto legato a ciò che si potrà introdurre o meno negli stadi. E qui le norme non differiscono molto da quanto si vede in tutti gli stadi europei. Vietati tantissimi oggetti, tra cui quello turistico per eccellenza: il selfie-stick.
Ma non finisce qui. Altre direttive riguardano i trasporti e la viabilità: le aree centrali delle città in cui si gioca saranno rese pedonali e soprattutto non ci si potrà recare da una città non-ospitante verso una ospitante. Problemi anche per gli appassionati di barbecue: già, perché negli spazi pubblici delle città non saranno permessi falò e attività simili di "smaltimento" di rifiuti o bonifica da erbacce; né tantomeno i barbecue. Non solo: in alcune città il divieto sarà esteso anche agli spazi privati... E infine, le ferie. Una regola alquanto bizzarra che riguarda però solo la città di Volgograd, dove ai cittadini non sarà permesso recarsi al lavoro nelle giornate in cui sono previste le quattro partite dei gironi in programma nell'ex Stalingrado. Ferie forzate per tutti, dunque, tranne per i ristoratori, gli addetti al servizio pubblico e i proprietari di bar. Anche questo è un Mondiale.