Maglia sulla faccia e commozione. A Strakosha l’Olimpico non ha riservato mugugni, solo un significativo striscione spuntato in Curva nord: “Non ti curar di loro ma guarda e para. Daje Strakosha!”. Una carezza dopo l’erroraccio in Europa League.
![lazio-strakosha.jpg](https://gianlucadimarzio.com/images/lazio-strakosha.jpg?p=intextimg&s=f441fdbe0035cfba97bc65aa9497a86e)
Il portiere albanese non ha saputo trattenere le lacrime durante il riscaldamento. Arrivava da giorni complicati. Giovedì, al suo esordio stagionale, la papera: Lazzari svirgola, il pallone scivola dalle mani di Strakosha. È l’autogol che regala la vittoria al Galatasaray.
![strakosha-autogol-lazio-screen.jpg](https://gianlucadimarzio.com/images/strakosha-autogol-lazio-screen.jpg?p=intextimg&s=6c32161f6311cb94f3f79069908c92bf)
Sui social partono le critiche, ma allo stadio il clima è un altro. Il portiere viene accolto tra gli applausi, la curva gli dedica uno striscione.
![strakosha_gallery_fanta_37_giornata.jpg](https://gianlucadimarzio.com/images/strakosha_gallery_fanta_37_giornata.jpg?p=intextimg&s=f096a883fccf638bdb74c0c73f5e03db)
Un gesto a cui il 26enne risponde con un saluto, prima di nascondere il viso nella maglia, commosso.