A 50 anni da quel giorno la Lazio ha deciso di celebrare la vittoria dello scudetto del 1974. Una vera e propria festa biancoceleste, in cui la dirigenza e i giocatori hanno ricordato i campioni di quella storica impresa. Per l'occasione è stata allestita anche una mostra, così da permettere a tutti di ripercorrere le gesta che hanno portato a quella vittoria.
Festa Lazio per lo scudetto del '74: le parole di Lotito
Nel corso dell'evento è intervenuto anche il presidente biancoceleste, Claudio Lotito: "Quando ho visto la squadra dare il cinque a ognuno di loro ho pensato che avremmo vinto. Non potevano sbagliare. La Lazio del ‘74 ha vinto con attaccamento. Lenzini è morto con la luce staccata a casa per la Lazio. Il calcio lo fanno i calciatori e gli allenatori, ma anche la società. Senza la società non si fa nulla. Amo dire che in Italia non mancano giocatori e allenatori, mancano società che mettano cuore in quello che fanno.
Oggi siamo qui per dimostrare che ci sono valori che si possono tramandare di padre in figlio. La Lazio non è solo il risultato sportivo. Il calcio deve essere, proprio per la sua potenza mediatica, a servizio dei meno fortunati. Pensate quanta gente ha trovato la forza di affrontare giornate complicate grazie ai ragazzi del ‘74. Oggi la Lazio è una società che detta le regole. Si vince tutti insieme. Avere la spinta dei tifosi è un valore aggiunto. Lenzini e la squadra del ‘74 mi hanno insegnato molto".
Il presidente ha poi parlato anche della Lazio del presente: "Loro devono dare il segnale di grande cambiamento. Speriamo di emularli e vincere anche noi lo Scudetto. Io la storia la metto in pratica: fatti e non parole. Per lo stadio presenteremo il progetto nei prossimi giorni. Stiamo iniziando i lavori dell’accademy per fare altri 7 campi e anche una foresteria e una chiesa".