“La favol...A di Fabio Pisacane” è una storia senza età. Adatta a tutti, per ogni generazione. La storia di un ragazzo prima ancora che di un calciatore che ha dovuto affrontare una vita tutt'altro che banale. Dai Quartieri Spagnoli di Napoli ai Quartieri Spagnoli di Napoli, perché è qui che ha voluto presentare il suo libro (scritto da Antonio Martone ed edito da Graus editore), nella sede della seconda Municipalità.
“Ci ho tenuto tanto a partire da qui perché devo tutto a questa città e al mio quartiere”, spiega il difensore del Cagliari che a settembre 2016 ha coronato il suo sogno, quello di giocare in Serie A. Nonostante la sindrome di Guillerme Barrè che da ragazzino l'aveva costretto a lunghi mesi di coma. Nonostante il tentativo da parte di un dirigente sportivo di convincerlo a truccare una partita ai tempi della Lega Pro. Nonostante un infortunio al legamento crociato quando oramai era già arrivato in Serie B. “E quello credo sia l'episodio che più di tutti mi ha formato – racconta – perché è lì che ho capito che non dovevo arrendermi”.
In tutto questo le uniche lacrime sono state quelle del settembre 2016 dopo l'esordio in Serie A con la maglia del Cagliari. Lacrime di gioia, ovviamente, perché il dolore l'ha sempre saputo affrontare e superare da uomo. “Perché nascere povero non vuol dire nascere delinquente”: è la sua lezione di vita. Quella che vuole trasmettere alle scuole calcio della Campania, dove il libro verrà distribuito in queste settimane, ed è quella che vuole trasmettere ai ragazzi dell'associazione Pisadog: nata e voluta da Fabio per i ragazzi di un quartiere così difficile come quello dei Quartieri Spagnoli.
