Un weekend a La Coruña
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 04/11/2024 -

Un weekend a La Coruña

profile picture
profile picture
Il diario di bordo di chi ha vissuto da vicino la realtà galiziana
Il diario di bordo di chi ha vissuto da vicino la realtà galiziana

Quattro cuori e una capanna. O meglio, un comasco, un brianzolo, un romano e un varesotto a La Coruña. Sembra l'inizio di una barzelletta, in realtà è la storia di Lorenzo, Andrea, Giuseppe e Alberto che hanno passato un weekend in Galizia. E a raccontarlo siamo proprio noi: il primo ha ideato il progetto, il secondo e il terzo sono stati collaboratori attenti e sempre sul pezzo (soprattutto nel trovare qualche discoteca per andare a ballare. Spoiler: alle 22.30 eravamo già tutti a dormire). L'ultimo ha avuto un fida accompagnatrice, tanto fondamentale quanto scomoda: stiamo parlando di una videocamera, che ha reso possibile tutto questo. Pensato come viaggio di lavoro, ma alla fine ci siamo divertiti. E non poco.

Leggi anche: L'Itaca di Lucas Pérez: "Depor, lo faccio per amore"

deportivo-la-coruna-credits-alberto-bornati-gpo-5.jpg
photo credits: Alberto Bornati

Se ci avessero detto che per raggiungere La Coruña sarebbero serviti un aereo e due treni (di cui uno perso), avremmo sicuramente cambiato destinazione. Fortunatamente, l'attesa ha ripagato. Un weekend tra Deportivo, taxi e cucina spagnola. Città multiculturale e accogliente come mai ci saremmo potuti immaginare. Per capire la lingua avevamo a disposizione due strumenti universali: Google traduttore, e Andrea. Ovviamente, anche il "gesticolare" italiano si è rivelato essenziale.

Leggi anche: Una foto, due colori. Patiño: "Il Depor è una questione di famiglia"

deportivo-la-coruna-credits-alberto-bornati-gpo-4.jpg
photo credits: Alberto Bornati

Ma la vera impresa è stata un'altra. Portare Alberto a vedere una partita di calcio, è stata la nostra vittoria più grande. Spiegargli le regole, però, non è stato così tanto divertente come vederlo disorientato e compiaciuto al tempo stesso. Deportivo-Burgos è stata un'esperienza che è andata oltre il risultato: ambiente suggestivo e coinvolgente. Siamo entrati parlando brianzolo e romano, 90' dopo sapevamo a memoria cori dallo spiccato accento galiziano. L'highlight migliore della gara? Giuseppe e Lorenzo che cercano (senza successo) di collegarsi per vedere Juventus-Napoli. Una catena di emozioni iniziata sin dal prepartita: bar colmi di tifosi, colori bianco e blu dappertutto. Una sciarpa al collo e una birra Estrella Galicia tra le mani. E poi c'eravamo noi: una videocamera, un microfono e la domanda ripetuta come una cantilena da chiedere in giro: "¿Qué representa el Dépor para ti?". Ci siamo messi in gioco, ed è stato davvero divertente. Anche i tassisti per le strade sono stati tartassati allo stesso modo. E gli anedotti non sono di certo mancati.

Leggi anche: Rinati dal baratro, Benassi: "Depor tra i progetti più innovativi in Spagna"

deportivo-la-coruna-credits-alberto-bornati-gpo.jpg
photo credits: Alberto Bornati

La Coruña è tante piccole cose messe insieme: è la spiaggia in centro città che affaccia sull'oceano, è la Birra Estrella Galicia, è il molo dei pescatori e il quartiere antico. È la Torre d'Ercole e il bocadillo (panino e prosciutto crudo). È un cameriere venezuelano che ti accoglie con un "mamma mia, italiani!" e un musicista che suona la fisarmonica nei vicoli più impensabili. Uno dei punti più a sud della Spagna certo, ma tra i più caratteristici e identitari. Da oggi, il Deportivo ha 4 tifosi in più.

Tornati in Italia, abbiamo capito l'errore. I voli diretti per La Coruña ci sono: bastava prenotare in settimana.

A cura di Lorenzo Bloise, Andrea Monforte e Giuseppe Vignola



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!