Si avvicina la fine del 2021 ed è arrivato il momento di fare la resa dei conti. Ci pensa Teun Koopmeiners, in un'intervista rilasciata a Noordholland Sdagblad, a raccontare la sua vita in Italia e questo anno così particolare: "Vivo in una cartolina", dice Koopmeiners, dopo essere arrivato nel luogo concordato con la sua bicicletta elettrica, “Questa è la mossa da sogno per cui ho lavorato per tredici anni e in cui speravo. L'immagine ideale. Supera le nostre aspettative. Il club, le strutture e le persone sono fantastiche e la vita qui ha tutto quello che dicono sull'Italia".
Teun Koopmeiners: "Non mi vedo andar via presto"
Il giocatore olandese parla anche dei suoi primi quattro mesi a Bergamo: "Come voto direi quasi un dieci. Mi sento molto felice qui. Non mi vedo uscire da qui tanto presto, no. La maggior parte dei giocatori aveva davvero bisogno di un anno qui prima di trovare un posto da titolare quindi non sono insoddisfatto del numero di opportunità che già ottengo. Il fisioterapista ci racconta la storia della città, del club e dell'avversario. Curiosità e curiosità. E sul campo provi a metterti alla prova fin dall'inizio. Vuoi mostrare cosa puoi aggiungere alla squadra, qual è il tuo valore. È così che si cerca di guadagnare la fiducia degli altri ragazzi".
"I tifosi non sanno cosa sia successo"
A fine agosto Koopmeiners è passato dall'AZ all'Atalanta, in lacrime quella sera dell'addio nel campo dove è stato per tredici anni: “Ero arrabbiato in quel periodo. Sono sempre stato pulito e ci ho sempre messo il cento per cento. Ma per AZ era un affare, il calcio è business. A causa del Coronavirus il trasferimento ha fruttato molto meno di quanto inizialmente sperato dal club. Quando sento i tifosi dire che dovrei essere grato al club perchè mi ha lasciato andare facilmente non sanno cosa sia successo. E quanti soldi ho messo da parte. Ho rinunciato alla mia percentuale della commissione di trasferimento. Erano un sacco di soldi. Ma sapevo cosa c'era contro e questo compensa molto".
Infine il numero 7 dell'Atalanta ha parlato anche delle sue condizioni fisiche: "Sì sto bene anche se l'intensità degli allenamenti e delle gare è enorme. E all'AZ ero uno dei più grandi, qui uno dei più piccoli. Abbiamo molti carnefici qui. In ogni caso, qui tutto è 'di più'. Sabato sono dovuto andare in palestra subito dopo la partita, per l'allenamento della forza e per la corsa. Sta spingendo. Dare sempre gas. Mai un allenamento che sia un po' più tranquillo. Spero che questo sia l'inizio di grandi anni all'Atalanta. Prossimo obiettivo? Vincere un premio con l'Atalanta e giocare tante partite di Champions League".
L'intervista completa su Noordholland Sdagblad