"Io sono felice. Ho fiducia in me stesso e cerco di rimanere tranquillo, solo così posso crescere, segnare e fare assist per la Juventus. Anche a Messi e Ronaldo è capitato di non essere al top": così Kenan Yildiz ha aperto la propria intervista a La Gazzetta dello Sport. Umiltà, consapevolezza dei propri mezzi e soprattutto tranquillità, l'aspetto che non deve mai mancare a un calciatore nei momenti complicati. Il turco sa di non star vivendo un buon periodo, ma nonostante questo non si lascia abbattere.
Juventus, l'intervista di Yildiz
L'ultimo anno ha rappresentato un'altalena di emozioni per il turco. Dall'esordio in bianconero al primo gol con la Turchia, fino alla convocazione per Euro2024: "Vivere tutte queste cose in così poco tempo è stato molto emozionante. Ho lavorato duro fin da bambino e quando vedi che le cose funzionano ti senti soddisfatto. Tra i momenti più belli metto il primo gol da professionista, la dieci e il debutto con la Turchia".
Da 10 a 10. La stella turca ha sempre ammesso di aver ammirato Del Piero sin da piccolo, e ne ha parlato così: "Per me lui è sempre stato una leggenda, quando ho segnato a Frosinone ho ricevuto in regalo il suo asciugamano e da lì è nato un bel rapporto. Sono felice di poter parlare con lui, mi dà consigli e mi aiuta a crescere".
E proprio sul nuovo numero di maglia: "Io e la mia famiglia siamo stati molto felici di aver avuto questa maglia. Per me è un traguardo ma sono consapevole che è un numero pesante. Spero di essere all’altezza e di divertirmi".
Cresciuto nelle giovanili del Bayern Monaco, Yildiz ha scelto di passare poi in bianconero, per un motivo ben preciso: "Perché la Juventus mi offriva migliori opportunità. Il progetto era convincente e mi sono trovato bene fin dal primo momento".
Dopo il grande avvio di stagione, la Juventus è un po' calata; il turco a proposito ha dichiarato: "Nel calcio capitano questi momenti, noi lavoriamo duramente per uscire da questo periodo e io faccio del mio meglio per fare gol e offrire di più alla squadra. Dobbiamo essere perseveranti per tornare a fare buone prestazioni. Il calcio non è fatto solo di gol. Se si segna meglio, ma io mi concentro più sul gioco e su ciò che mi chiede il mister".
Poi, sul cambio di allenatore: "Un nuovo allenatore porta sempre una boccata di aria fresca, io però avevo un buon rapporto anche con Allegri. Motta è positivo e ci aiuta a migliorarci, è una persona di cuore che vuole sempre vincere, come me. Abbiamo un rapporto scherzoso, quando mi vede mi dà sempre una pacca sulla spalla".
Prossima tappa: il derby d'Italia, una grande opportunità per ripartire dopo la sconfitta contro lo Stoccarda: "L’Inter è una buona squadra e batterla ci darebbe tanta energia positiva. Noi siamo la Juventus, siamo forti e andiamo a San Siro per vincere. Il campionato è lungo, ci sono tante partite e noi dobbiamo cercare di fare più punti possibile, poi si vedrà".
Infine, sul proprio futuro il numero 10 ha dichiarato: "Spero di avere una grandissima carriera qui ma il futuro non si può prevedere. Sono consapevole di quanto il club creda in me e lo apprezzo molto, per questo cerco di dare il massimo".