"Va un po’ raddrizzato ma sa giocare molto bene a calcio”. Con queste parole Massimiliano Allegri aveva acceso i riflettori su Joseph Nonge Boende nel post partita di Juventus-Roma. Un attestato di stima in attesa dell'esordio in prima squadra. Una prima volta che per il giovane centrocampista arrivata appena cinque giorni dopo, nella sfida di Coppa Italia contro la Salernitana. "Potrà avere spazio" aveva detto l'allenatore bianconero nella conferenza stampa della vigilia.
Dopo Yildiz, Illing-Junior e Huijsen - i ragazzi terribili che stanno pian piano trovando il loro posto nella rosa di Allegri - Nonge è diventato il trentesimo esordiente proveniente dalla Next Gen. Nonge condivide molte cose con il difensore danese (nuovo obiettivo di mercato della Roma): l'età (entrambi sono nati nel 2005) e il giorno dell'arrivo in bianconero. Entrambi hanno infatti svolto le visite mediche alla Continassa lo scorso 14 luglio 2021.
La storia di Nonge
Il belga era stato prelevato dall'Anderlecht, club dove ha mosso i primi passi nel calcio. È entrato nel settore giovanile dei "Paarswit" quando aveva 7 anni. Al suo arrivo in Italia gioca qualche partita in Under 17 prima di diventare un punto fermo della Primavera di Paolo Montero. Un altro allenatore che non ha problemi a sbilanciarsi sulle qualità di Nonge. "Può diventare il nuovo Davids. Gli ho fatto vedere i suoi video”, dichiarerà l'ex difensore.
Quel "va un po' raddrizzato" è una frase che Allegri non dice per caso. Joseph Nonge è un ragazzo che ha sempre avuto nella personalità un punto di forza ma con qualche lato debole. Nella sua avventura nell'Under 19 gli è capitato qualche volta di essere stato escluso dalle partite per motivi disciplinari. Il ragazzo ha però saputo lavorare e migliorare dal punto di vista caratteriale, tanto da guadagnarsi in estate il rinnovo con la Juventus fino al 2026 e la partenza in tourneè negli Stati Uniti con la prima squadra. Primi di tanti traguardi che un talento così è destinato a raggiungere.
Il ruolo di Nonge
Nasce come difensore centrale ma crescendo avanza il suo raggio d'azione a centrocampo. A Torino viene formato come una classica mezz'ala box to box. Gran fisico nonostante la giovane età, ma anche un bagaglio tecnico niente male. In questa stagione ha giocato 11 partite in Next Gen, con la quale ha segnato anche il primo gol tra i professionisti in Coppa Italia Serie C.