Grande protagonista con il suo Napoli in questo primo spezzone di stagione, Giovanni Di Lorenzo è uno dei punti fermi della Nazionale di Roberto Mancini.
Il terzino azzurro è intervenuto in conferenza stampa nel primo giorno di ritiro a Coverciano. Prima di parlare del Napoli e dell'Italia, Di Lorenzo ha risposto a una domanda sul Mondiale: "Per chi tifo al Mondiale in Qatar? Per il calcio... Spero in una bella competizione. Lo guarderò, che vinca il migliore...".
Italia, le parole di Giovanni Di Lorenzo
Di Lorenzo ha parlato dell'ottimo avvio di stagione del Napoli: "Stiamo proponendo in Italia e in Europa un bel calcio, dobbiamo continuare così. Per il calcio italiano avere una società come la nostra, ma anche come le altre che partecipano alle competizioni internazionali, è una cosa bella. Speriamo sia di buon auspicio per tutto il movimento italiano. Sento la stessa atmosfera che c'era quando abbiamo vinto l'Europeo? Stiamo facendo qualcosa di incredibile, di inaspettato. Nessuno si aspettava questa nostra partenza, ma attraverso il lavoro e un gruppo unito ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni. Dobbiamo però continuare così, il campionato è ancora lungo".
Poi, sulla possibilità di vincere lo Scudetto da capitano: "Sarebbe davvero un sogno vincere lo Scudetto a Napoli e vincerlo da capitano come Maradona. Però, come ho già detto prima, la stagione è ancora molto lunga. Abbiamo fatto un percorso importante, ma ci sono ancora tantissime partite da dover giocare. Abbiamo un vantaggio importante, ma con tante partite davanti è ancora molto lunga. Come sono diventato capitano? Non ero quello con più presenze, è stata una decisione di Spalletti insieme al gruppo, per me è davvero un orgoglio indossare una fascia di capitano così importante. Ogni giorno sto dando tutto me stesso per essere all'altezza di questo ruolo".
Di Lorenzo ha poi parlato della lunga sosta che terrà fermo il campionato per più di cinquanta giorni: "Sicuramente questo è stato un periodo intenso, con tantissime partite. Può far bene staccare un attimo per poi ripartire a gennaio con ancora più voglia. Ovviamente in questa sosta tutti sognavamo di essere al Mondiale, ma è andata così. Siamo ripartiti con grande voglia prima dell'Europeo e ora dobbiamo fare lo stesso. Resettare tutto, creare un nuovo gruppo e un nuovo ambiente".
Il terzino ha provato a spiegare cosa è mancato per raggiungere la qualificazione: "Sono stati piccoli episodi che hanno portato alla non qualificazione. Se ripenso alla doppia sfida con la Svizzera, alla gara con la Macedonia... Sappiamo tutti come è andata. È stato un percorso dove alla fine i dettagli hanno fatto la differenza".
Poi, sulle difficoltà che possono nascere dalla lunga sosta: "Sento parlare della sosta solo per il Napoli... ma la sosta ci sarà per tutti. Vedremo come ripartirà il campionato, fin qui abbiamo fatto un percorso davvero importante e abbiamo un vantaggio importante, ma ci sono ancora tantissime gare ancora da giocare. Tutti siamo focalizzati sul nostro cammino e sappiamo di non dover cedere neanche un centimetro".
Poi, Di Lorenzo ha sottolineato l'importanza di lavorare tutti insieme nella stessa direzione: "Attraverso il lavoro possiamo ottenere risultati importanti. Quest'anno a Napoli abbiamo perso giocatori importanti, ma attraverso i giovani siamo ripartiti e spero anche qui in Nazionale si possa fare la stessa cosa. Mancini punta tanto sui giovani e anche noi dobbiamo metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio".
Il terzino ha sottolineato l'importanza di queste due amichevoli: " Hysaj? Non l'ho sentito di recente ma con lui ho un bellissimo rapporto, non vedo l'ora di incontrarlo in campo. Giocheremo due amichevoli ma sono importanti per il Ranking, vanno affrontate nella maniera giusta".
Di Lorenzo ha parlato delle differenze tra il Napoli di questa stagione e quello dello scorso anno: "Anche lo scorso anno c'era un bellissimo gruppo. Nessuno si sentiva più avanti. Naturalmente quest'anno grazie ai risultati stiamo prendendo più consapevolezza e per me indossare la fascia di capitano è un onore. Ogni giorno do il massimo per dimostrare che valgo questo ruolo".
Poi, è tornato sulla mancata qualificazione al Mondiale: "Quando si vince e si raggiunge un traguardo importante come l'Europeo tendi inconsciamente ad abbassare il livello di attenzione, può essere stato anche questo un fattore che poi ci ha portato a non qualificarci".
Sulla lotta scudetto ha aggiunto: "Sono tantissime squadre in pochissimi punti, dobbiamo solo pensare a noi stessi e proseguire il percorso fatto fino a questo momento".
Infine, ha parlato di Luciano Spalletti: "Non è cambiato rispetto allo scorso anno. Gran parte del merito di questi risultati è suo, fa sentire tutti importanti e giocare chi merita. Questo porta ad alzare la concorrenza nel gruppo e stiamo facendo davvero un percorso importante, il merito è sicuramente anche suo".
