Ha solo 20 anni Federico Chiesa, eppure è già uno dei giocatori più importanti di questa nazionale. Contro la Francia ha impressionato per spirito di sacrificio e per la tecnica individuale. E ora alla vigilia dell'ultimo impegno stagionale con l'Italia all'Allianz Stadium contro l'Olanda ha parlato ai microfoni di RaiSport raccontando il suo rapporto con il papà Enrico e con Roberto Mancini. Le sue parole:
"Io senza procuratore? Si è una scelta che abbiamo fatto io mio padre e mia madre perché secondo noi era la scelta migliore in questo momento, poi per il futuro vedremo. Che papà è Enrico Chiesa? Sicuramente mi sta molto vicino, mi segue sempre e mi dà tanti consigli soprattutto comportamentali, una volta contro il Pescara ho preso un rosso dopo 30' e sapevo di aver sbagliato che non era stata una grande mossa, ma mio papà non parlandomi per tre giorni mi ha fatto capire ancora di più quanto avessi sbagliato, ma come dice lui: 'dagli errori si impara'. Mancini? Si vede che ha grande esperienza, che è stato un giocatore importante perché parla la stessa lingua dei calciatori, ci aiuta molto e ci dà tanti consigli, è un grandissimo mister e darà tanta per questo nazionale. Io valutato tanto? Fa piacere perché quello che ho dato in campo è stato ripagato non solo con elogi e complimenti, ma anche con questa valutazione esagerata ma ormai nel calciomercato di oggi non ci si deve più stupire: queste sono le cifre".