Mondiali Qatar 2022, l'Iran: un Mondiale per il popolo
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Data: 15/11/2022 -

Mondiali Qatar 2022, l'Iran: un Mondiale per il popolo

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Mondiali Qatar 2022, tutto quello che c'è da sapere sull'Iran. Allenatore, giocatori convocati, come gioca e il modulo
Mondiali Qatar 2022, tutto quello che c'è da sapere sull'Iran. Allenatore, giocatori convocati, come gioca e il modulo

Quello in Qatar sarà un mondiale a dir poco strano per l’Iran. Quando la squadra allenata da Queiroz scenderà in campo a Doha, nel frattempo a Teheran non avranno neanche il tempo di fermarsi 90 minuti per la partita. In Iran la tensione è alle stelle dopo la morte di una ragazza curda mentre era agli arresti per non aver indossato il velo. Da lì la scia di proteste che sta continuando tutt’oggi. 

Gran parte della nazionale iraniana si è schierata a favore della gente, di coloro che protestano. Sono arrivati a chiedere anche l’esclusione dal Mondiale, rinunciare al sogno per dare una scossa. Niente da fare. Allora proveranno a cambiare le cose dal campo. Non sarà un Mondiale come tutti gli altri per l’Iran.  

  

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Queiroz: l'infanzia in Mozambico ed eroe in Iran

A guidare l’Iran in questa impresa sarà l’esperto Carlos Queiroz. Un portoghese atipico, nato in Mozambico da genitori portoghesi. Fin da piccolo ha visto le difficoltà da vicino e sa come limitarle. Sia in Africa che quando ritorna nel Paese dei suoi genitori. La famiglia Queiroz torna in Portogallo non appena finita la rivoluzione dei garofani che ha portato alla caduta della dittatura di Salazar. Un Paese in festa per la libertà conquistata ma in ginocchio per quel periodo buio. Queiroz si rifugia nel calcio. Non tanto in campo dove dura poco, ma in panchina. Dal 1989 al 1991 è l’allenatore della nazionale Under 20 portoghese. Una generazione d’oro, due nomi su tutti: Luis Figo e Rui Costa. 

Nel ‘91 poi passa alla maggiore per due anni fallendo però la qualificazione sia agli Europei che ai Mondiali. Dopo una dura conferenza contro la federcalcio portoghese, si dimette e gira tra Stati Uniti e Nazionali (Emirati Arabi e Sudafrica). Nel 2002 Ferguson lo vuole come suo assistente al Manchester United e non ci pensa due volte. Dopo appena un anno con Sir Alex, arriva il Real Madrid. Un ambiente difficile e un rapporto burrascoso con Florentino Perez che voleva tutti i suoi Galacticos in campo. Poi altri 4 anni come vice di Ferguson allo United e il ritorno nella nazionale portoghese. 

 

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Nel 2011 la sua prima esperienza con l’Iran dove scrive la storia. Due qualificazioni consecutive ai Mondiale: 2014 e 2018 (dove sfiora anche il passaggio dei gironi). Non era mai successo nella storia della nazionale. Quella del 2022 invece è arrivata con Skocic in panchina, ma sarà Queiroz a guidare la nazionale, richiamato nel settembre scorso per il Mondiale. Un carico importante di aspettative sulle spalle. La possibilità di dare fiato a un popolo schiacciato.  

Come gioca l’Iran di Queiroz 

Queiroz pensa a un cambio tattica: dal 4-1-4- 1 al 4-3-3 per sfruttare le star dell’attacco. In porta confermato Beiranvand entrato nel Guinnes World Record per il rilancio con le mani più lungo nella storia del calcio. In difesa a destra toccherà a Moharrami, mentre a sinistra si alterneranno Hajsafi e Mohammadi, entrambi all’AEK Atene. Nel mezzo della difesa invece ci saranno Hosseini e Kanaani, con Pouraliganji e Khalilzadeh pronti all’occorrenza. 

La linea di centrocampo a tre dovrebbe essere formata da Ghoddos del Brentford, Amiri come mezzala sinistra e Nourollahi a destra. Il punto di forza dell’Iran sarà senza dubbio l’attacco. Con Taremi adattato a sinistra, Jahanbakhsh del Feyenoord a destra e Azmoun punta centrale, la nazionale iraniana potrà creare non pochi problemi.  

Azmoun 

Da diversi anni è lui a trascinare la nazionale iraniana. Azmoun ha dato il via a un bel movimento calcistico in Iran. Non sarà il "Messi persiano" che tutti si aspettavano, ma di talento ne ha e anche parecchio. Grande fisicità abbinata a una tecnica fenomenale. Complice qualche infortunio, la prima parte di stagione al Bayer Leverkusen non è andata come ci si aspettava. Ma l’attaccante classe ‘95 vorrà sfruttare il Mondiale per tornare al top della forma. 

 

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Leader tecnico in campo ma anche fuori. È stato uno dei primi a schierarsi contro la repressione del governo iraniano e a chiedere a gran voce l’esclusione dal Mondiale. Sarebbe stato disposto a rinunciare al suo sogno pur di dare un segnale per la sua gente. Ora proverà a farlo dal campo. Cresciuto con il sogno di Ali Daei, il miglior marcatore nella storia dell’Iran, ora in carcere per aver sostenuto le proteste. Sembra che il presidente Ebrahim Raisi avesse fatto pressioni per non farlo convocare in seguito alle sue parole. Ma a Queiroz è importato poco. È lì, per il suo popolo, per la storia.  

I convocati

Portieri: Beiranvand, Abedzadeh, Hosseini, Niazmand.

Difensori: Hosseini, Kanaani, Khalilzadeh, Pouraliganji, Moharrami, Mohammadi, Hajsafi, Rezaeian, Jalali.

Centrocampisti: Ezatolahi, Karimi, Nourollahi, Cheshmi, Ghoddos.

Attaccanti: Jahanbakhsh, Amiri, Gholizadeh, Torabi, Azmoun, Taremi, Ansarifard.



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