Nelle ultime ore sta tenendo banco il tema della possibile esclusione dell'Iran dal prossimo Mondiale in Qatar (QUI per scoprire cosa è successo). Ma nel caso la squadra iraniana fosse squalificata, l'Italia potrebbe essere ripescata?
La parola dell'esperto
Come spiega l'Avvocato e Professore universitario di diritto internazionale dello sport Carlo Rombolà a Gianlucadimarzio.com, l'art. 6 del regolamento della FIFA afferma che se una qualsiasi federazione si ritiri o venga esclusa dalla competizione, la stessa FIFA deciderà in merito a sua esclusiva discrezione e prenderà tutte le misure ritenute necessarie. Dunque, non ci sono criteri specifici per l'eventuale ripescaggio e non esisterebbe la certezza che ad essere ripescata sarebbe proprio la nostra Nazionale, perché la scelta della FIFA sarebbe, per l’appunto, discrezionale, in base cioè a criteri non codificati.
Le pressioni della FIFA
Nel 2019 la FIFA si era già seduta al tavolo delle trattative con la Federcalcio iraniana proprio per chiedere l’abrogazione della legge. Una disposizione del paese islamico datata 1979 che impedisce alle donne di assistere dal vivo alle partite di calcio. I colloqui iniziarono a seguito della morte di una tifosa che si era data fuoco dopo essere stata scoperta mentre cercava di entrare allo stadio vestita da uomo.
Colloqui proficui che diedero una svolta già nell’ottobre dello stesso anno, quando, per la prima volta in 40 anni, le donne riuscirono ad accedere allo stadio. Così come accaduto a gennaio scorso nella gara di qualificazione al Mondiale di Qatar 2022 a Teheran contro l'Iraq. Martedì invece il regresso, la negazione dell'ingresso allo stadio per le donne che potrebbe vanificare il percorso verso il Mondiale fatto dalla squadra iraniana.
Il caso della Danimarca
A proposito di ripescaggio, il più famoso della storia del calcio è certamente quello del 1992 con la Danimarca. Ai tempi la Jugoslavia viene squalificata dagli Europei per fatti bellici, come denota a risoluzione n. 757 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che impone a tutti i Paesi di tenere fuori gli atleti jugoslavi da ogni evento sportivo. Un caso che fece storia visto che Peter Schmeichel e compagni riuscirono nell’impresa di vincere l'Europeo in Svezia proprio da subentrante.