Dal campo alla scrivania, Zanetti racconta: “Mi sono iscritto all’Università per imparare”
L’attuale vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti ha rilasciato delle dichiarazioni al Clarín, in cui ha parlato della sua esperienza in nerazzurro
Il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti ha concesso un’intervista al Clarín, uno dei più importanti quotidiani in Argentina. L’ex capitano interista ha analizzato tutta la sua carriera fino ad adesso.
Tra i temi trattati spicca il suo trasferimento ormai storico dal Banfield all’Inter, gli esordi con la maglia nerazzurra, la sua attuale mansione da vice presidente dello stesso club e la possibilità di diventare allenatore nel prossimo futuro.
Il trasferimento in Italia era la sua grande occasione
Zanetti ha raccontato le sue prime sensazioni da giocatore dell’Inter. Per lui, trasferirsi dall’Argentina in Italia rappresentava l’occasione della vita. Un’occasione da sfruttare al volo: “Ero giovane, avevo dei timori nel compiere questo salto dal Banfield all’Inter; però l’ho fatto perché era la mia grande occasione. Quando sono arrivato all’Inter, ho detto: ‘Devo fare il possibile per rimanere’. Così ho cominciato ad allenarmi, finché, un giorno, il mister di allora, Ottavio Bianchi, mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Tra due settimane giocheremo con il Vicenza per la prima di campionato e tu giocherai a destra e Roberto Carlos al sinistra”. Lì è cominciato tutto“.
Prima calciatore, poi dirigente: il percorso di Zanetti
Dopo 19 anni con la maglia dell’Inter addosso, l’ex numero 4 ha deciso di ritirarsi. Ma non ha chiuso con l’Inter: da lì è partito un percorso che lo ha portato a diventare un dirigente, più precisamente vice presidente interista. Non è stato un percorso facile, però, perchè non basta essere stati grandi calciatori per arrivare a grandi traguardi:
“Quando mi hanno comunicato che sarei diventato vicepresidente dell’Inter ero felice ma ero conscio di avere una grande responsabilità. Stavo appena iniziando. Il mio passato da calciatore non esisteva più. Per questo mi sono iscritto all’università e mi sono rimesso a studiare. Non si può essere un buon dirigente perché si ha avuto un grande passato da giocatore. Volevo essere un dirigente completo. E sono andato all’Università Bocconi per studiare Sport Mangment per formarmi in marketing, finanza, relazioni internazionali e management sportivo. Ciò amplia le tue conoscenze e ti fare sentire utile per il club“.
Futuro da allenatore? Al momento non ci pensa
Per concludere, Zanetti si esprime su un suo possibile futuro da allenatore. Al momento, però, l’opportunità è da escludere, semplicemente perchè non ci pensa minimamente a lasciare l’Italia e l’Inter: “La verità è che non ci ho mai pensato. Vivo il mio presente in Italia; ogni giorno cerco di imparare e dare il meglio di me“.