Risollevarsi dopo l'eliminazione dalla Champions League. È questo l'input principale per l'Inter di Luciano Spalletti, impegnata contro l'Udinese a San Siro nel primo anticipo della sedicesima giornata di Serie A: "Questi ragazzi meritano il sostegno dei tifosi. Hanno fatto vedere quanto ci sono rimasti male e sanno benissimo che domani è il primo passo per spostarsi dalla situazione in cui siamo. Domani non è la soluzione a tutto, però..." Così Luciano Spalletti in conferenza stampa, che in diretta sul profilo Facebook del club ha ammesso che: "Nainggolan non è ancora pronto".
"Come un anno fa? È una situazione completamente differente, - ha proseguito in conferenza stampa - analizzo il gioco, gli episodi che determinano i risultati. A me sembra una situazione differente. A me sembra che i giocatori lavorino nella direzione giusta, abbiamo perso una partita dolorosa, che crea difficoltà per le reazioni dei tifosi. La squadra secondo me ha fatto bene, al di là di quella reazione un po' nervosa, la squadra meritava di vincere. L'Inter ha creato molte opportunità, è chiaro che un risultato così fa una grande differenza. Al momento dei sorteggi nessuno ci dava la possibilità di passare, l'abbiamo portata agli ultimi dieci minuti, noi dovevamo fare di più, non mi sembra che sia il caso di demolire quanto fatto da questa squadra in questo anno e mezzo. Mi sembra ci sia la volontà di farlo. Quanto fatto rimane lì, per questo motivo continuo a ripetere che questi ragazzi meritino il sostegno dei tifosi".
"Siamo a 14 punti dalla Juventus? Eravamo a -29, siamo partiti da lì, dal settimo posto. Avevamo fatto un grande girone d'andata in Champions, ora c'è un po' di delusione. Non buttiamo via di nulla di quanto fatto fino a ora, si è costruito un tragitto da concludere. È un percorso, deve esserlo. I miei ragazzi, statene certi, prenderanno in esame quanto successo e lavoreranno per i nostri obiettivi. Marotta? Un professionista importante, ha esperienza. Può confrontarsi con il palazzo dove poi si vanno a creare le regole del calcio e sa stare dentro lo spogliatoio perché è partito da lì, ha già avuto un contatto con me e la squadra. I professionista che già c'erano mi hanno a disposizione ottime cose, ora si aggiungono anche le sue caratteristiche, cercando di andare ancora più in là".
"Non conosco ricette per andare oltre l'eliminazione, se non lavorare e facendolo in maniera corretta. Ho visto la squadra pimpante, veloce, reattiva dal punto di vista muscolare. È un ricostruire subito le piccole cose che ti mettono in movimento, facendo piccoli passi in maniera corretta. Critiche? Qualcuno ha usato il piede di porco, se fatte nel modo giusto diventano costruttive. Politano è un calciatore completo, avesse un po' di fisicità in più sarebbe un top a livello europeo. Se continua così diventa un giocatore ugualmente molto importante, non è il solo nuovo arrivato che è cresciuto molto. Mi sarei sentito in discussione anche se avessi passato il turno, quando alleni l'Inter sei sempre un po' in discussione".
"Ai giocatori in momenti come questi si dice quello che si diceva prima. Le cose si mettono a posto rendendosi conto di quanto avvenuto e andandosi a prendere le responsabilità di quanto avvenuto. C'è da reagire. C'è sempre difficoltà nell'andare a incontrare le squadre del nostro campionato. Bisogna entrare con una determinazione feroce e andare a vincere la partita perché ne abbiamo bisogno per ritrovare subito la ripartenza".
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— Inter (@Inter) 14 dicembre 2018