Inter, Roma e Fiorentina: dati e statistiche dietro le finali d’Europa
Inter, Roma e Fiorentina si giocano la finale: il confronto con Manchester City, Siviglia e West Ham
Non ci sono più i vari Del Piero, Totti e Gullit ma il calcio italiano quest’anno è finalmente tornato a essere protagonista. Tre squadre di Serie A sono arrivate in finale nelle tre più prestigiose coppe europee: Champions, Europa e Conference League. Non succedeva dal 1994: ma si può davvero già parlare di rinascita?
Italia, Spagna e Inghilterra: il confronto sugli investimenti
A livello di investimenti, sponsor e non solo, si sa che l’Inghilterra è avanti anni luce. L’incasso economico di una squadra di medio-bassa classifica in Premier League è di molto superiore a un club italiano di media-alta classifica. Basti pensare che solo nell’estate del 2022, in Premier League si è speso 1 miliardo e 700 milioni di euro sul mercato, stando ai dati Transfermarkt. Di questi, il Nottingham Forest (attualmente 16esimo in classifica) è stata la seconda squadra che ha speso di più dopo il Chelsea. In Italia e in Spagna, infatti, si è speso molto meno: rispettivamente 680 e 432 milioni di euro, vale a dire neanche la metà di quanto investito in Premier League.
Anche guardando i diritti tv la differenza tra la Premier League e gli altri campionati è un abisso. Secondo i dati di Calcioefinanza, solo per la stagione 2022/2023 il Manchester City ha ricevuto 187,2 milioni di euro dai diritti televisivi. Di contro, l’Inter, ne ha ricevuti appena 84 milioni. Per quanto riguarda Roma e Siviglia, invece, ne hanno avuti rispettivamente 64 e 87 milioni. Infine, se si guarda Fiorentina e West Ham, i viola hanno ricevuto 51 milioni di euro contro i 164 degli Hammers. Provare a contrastare l’egemonia inglese sembra quasi impossibile, ma con idee gioco e un’attenta programmazione le squadre italiane sembrano essere su una buona strada.
Inter, parola d’ordine esperienza
La scorsa estate l’Inter ha attuato un piano tanto semplice quanto efficace: mantenere tutti i propri campioni e rinforzare la squadra con alcuni acquisti mirati. Esperienza e qualità che Marotta e i dirigenti nerazzurri hanno voluto prendere da una serie di parametri zero e prestiti di assoluto livello. Onana, Acerbi e Mkhitaryan si sono rivelati decisivi nella stagione dell’Inter, tanto in Serie A come in Champions League. A loro vanno aggiunti poi Lukaku (prestito), Bellanova, Asllani e Correa. Spesa totale per gli acquisti: 42,6 milioni di euro. Niente in confronto al Manchester City, che tra Haaland e non solo ne ha spesi ben 150,5.
Due rose completamente diverse anche per età: 28,5 per gli uomini di Inzaghi, 26,8 per quelli di Guardiola. La finale della Champions League sembra quasi una sorta di rivisitazione in chiave moderna di Davide contro Golia, con i nerazzurri che però hanno dimostrato di non temere nessuno.
Roma, il diamante Dybala e la forza dei giovani
Un po’ come per l’Inter, anche la Roma ha deciso di puntare forte sui parametri zero. Matic, Wijnaldum, Belotti, a gennaio Solbakken, ma soprattutto Dybala. L’argentino è diventato la punta di diamante dell’attacco giallorosso, soprattutto dopo l’addio in inverno di Zaniolo. A completare la rosa tanti giocatori di talento come Pellegrini e Smalling, ma soprattutto i giovani su cui Mourinho ha deciso di puntare fortissimo. Zalewski, Bove e non solo: sono loro l’arma in più della Roma. Non a caso l’età media dei giallorossi è di 27,2 anni contro i 28,7 del Siviglia sua avversaria in Europa League. Ma a sorprendere ancora di più è il costo totale degli acquisti: soltanto 9 milioni spesi dalla Roma e i 29,4 quelli della sua avversaria in finale di Europa League. Chi ha detto che per arrivare in finale serva spendere un capitale?
Fiorentina, investire e valorizzare
La mentalità della Fiorentina di Commisso sembra chiara: investire sui giovani e valorizzarli al meglio. L’età media degli acquisti fatti dalla Viola nel 2022/2023 (Dodo, Barak, Brekalo, Jovic), infatti, è di 26,6 anni (compreso l’arrivo di Salvatore Sirigu a gennaio che ha sensibilmente alzato la soglia). In totale, poi, la spesa è stata di circa 37 milioni di euro con 48 milioni di ricavi. La politica della Fiorentina, quindi, sembra chiara e l’età media della rosa (26,54 anni) lo dimostra.
Il West Ham, invece, ha speso notevolmente di più: 194 milioni di euro con 21 milioni di ricavi. L’età media degli acquisti è stata di 25,4 anni e la rosa completa ha una media di circa 28 anni.
Inter, Roma e Fiorentina in finale: si può parlare di rinascita?
“È la rinascita del calcio italiano? Dipende dalla continuità che si avrà nei prossimi anni ma bisogna dar merito ai club. Serve avere idee e talento“, ha detto Stefano Pioli. Idee e talento ancor prima del solo denaro. Sembra essere questa la risposta del calcio italiano allo strapotere della Premier League. La rinascita non è ancora avvenuta, ma forse partirà da qui.
A cura di Daniele Morico e Jacopo Pigliacampo