Di arbitri non parla: "Ha già detto tutto Marotta". Ma la squadra la striglia comunque, e tanto. Antonio Conte si presenta furibondo davanti ai microfoni di Sky per commentare il postpartita di Inter-Parma 2-2. Non ci sono episodi o sfortuna che tengano. È una questione di atteggiamento davanti alla porta. "Se domini la partita, poi rischi di perderla, vuol dire che qualcosa non va", dice. "Nel calcio, se non fai gol non vinci: noi abbiamo sbagliato per l’ennesima volta, e questo non va bene. Ci vuole più cattiveria e determinazione, che ha avuto il Parma: loro sono stati precisi e ci hanno puniti. Non è la prima volta che ci capita, oggi ne paghiamo le conseguenze…"
"Quando crei tante occasioni" continua, "vuol dire che la fase offensiva è stata buona. Ma il problema è il gol mancato. E non parlo solo degli attaccanti, per fase offensiva, ma partecipano tanti uomini: ma siamo stati troppo poco precisi, troppo molli o troppo poco determinati. E ci ritroviamo a parlare di un altro pareggio. Poco da dire su impegno e tutto, è giusto che ci siano, ma serve più determinazione, potevamo fare molto meglio".
"Sia chiaro, non sto parlando di una squadra molle, parlo solo della fase realizzativa. Partiamo sempre dal presupposto che se non segni, non vinci: a noi in porta tirano pochissimo. Sfortuna? Non ne voglio parlare, dico solo che le partite che domini vanno vinte. Se c'è un'ambizione di voler competere e rimanere in alto il più possibile, per cercare di rimanere al meglio".
"Differenza casa trasferta? Non c'entra niente, non c'è pubblico. L'atteggiamento degli avversari non cambia, gli stadi vuoti fanno sì che tutte le squadre provino a giocarsi la partita. E contro di noi, le squadre sono molto difensive: questo vuol dire che c'è grande rispetto verso quello che proponiamo".