Amicizia, gol e sorrisi. Per Lautaro e Thuram lo Scudetto è una questione di feeling
Sullo Scudetto dell’Inter c’è la firma anche di Lautaro e Thuram. Una coppia nata per caso tra calciomercato, gol, grandi giocate e tanti sorrisi
Gol, giocate e tanti sorrisi. No, questa volta la “Lu-La” non c’entra. Lukaku in maglia nerazzurra ormai è solo un ricordo e Lautaro si gode il suo nuovo compagno di reparto: Marcus Thuram. In poco tempo il francese si è preso l’Inter. “Come un tuono” direbbe Rose Villain. Sì, perché le cose belle arrivano senza preavviso.
Vicino al Milan, poi il gol nel derby contro i rossoneri
Si sa, le vie del calciomercato sono infinite. La scorsa estate l’obiettivo dell’Inter era chiaro: ricomporre la coppia Lukaku-Lautaro. Nel frattempo, uno svincolato Thuram studiava la sua prossima destinazione con Milan e PSG alla finestra. Il resto è storia: Big Rom dopo una lunga telenovela è andato alla Roma. Grazie a un blitz di Marotta e Ausilio, invece, il Tikus ha sposato la causa nerazzurra.
Talento, gol e sorrisi: Thuram ha conquistato tutti
“In ritiro Thuram non sembrava così forte. Appena è iniziato il campionato però si è trasformato”. Davide Frattesi si è espresso così sull’ex Borussia Mönchengladbach alla Gazzetta dello Sport. In effetti, in poco tempo il francese è entrato nel cuore di tutti, anche del suo capitano. Proprio quel Lautaro prima sedotto e poi abbandonato da Lukaku. E i tifosi? Basta riavvolgere il nastro al derby del 16 settembre 2023. Dopo 38 minuti di gioco il Tikus realizza un eurogol spazzando via ogni dubbio: l’Inter ha trovato il suo nuovo numero 9.
Da esterno a punta centrale: la visione di Ausilio e l’Inter nel destino
L’Inter era nel destino di Thuram. Nell’estate del 2021, infatti, l’attaccante era a un passo dai nerazzurri. Poi un brutto infortunio interruppe la trattativa. Ma la famiglia del calciatore non ha mai dimenticato l’apprezzamento del club di Steven Zhang.
Nel calcio però, come nella vita, spesso sono le intuizioni a fare la differenza. Marcus ha sempre giocato come esterno d’attacco, ma Piero Ausilio ne capì il potenziale come prima punta. Il risultato? 14 gol in stagione da attaccante centrale. Questa visione del ds dell’Inter si rivelò fondamentale nella cavalcata Scudetto.
Due opposti che si completano
“E se ti lascia lo sai che si fa? Trovi un altro più bello che problemi non ha”. Da Rose Villain a Raffaella Carrà. La canzone della regina del pop degli anni 80 fotografa perfettamente quanto accaduto in casa Inter la scorsa estate. Con Thuram, infatti, Lautaro gioca più vicino alla porta, segna tanto ed è diventato un trascinatore. Come se l’addio di Lukaku gli avesse dato la scossa.
Thuram e Lautaro sono due opposti che si completano. Il 9 e il 10. Gol e assist. Uno sempre sorridente, l’altro sempre serio (almeno davanti alle telecamere). Uno attaccante di movimento e l’altro finalizzatore. Due facce della stessa medaglia. Sì, la medaglia di Campioni d’Italia.