Meno di un mese fa, il 18 gennaio 2023, l'Inter ha battuto il Milan nel derby di Supercoppa per 3-0. Domani sera (domenica 5 febbraio) le due squadre di Milano si ritroveranno nuovamente di fronte nella 21ª giornata di campionato, nel terzo derby di questa stagione. Alla viglia del match, l'allenatore nerazzurro Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa.
Inter, le parole di Inzaghi alla vigilia del derby contro il Milan
"Il derby è una partita sentitissima da tutti noi. Serviranno testa e cuore, noi arriviamo pronti a dare tutto sul campo e siamo contenti della qualificazione alla semifinale in Coppa Italia". Esordisce così Simone Inzaghi durante la conferenza stampa della vigilia del derby. L'allenatore nerazzurro ha poi proseguito, parlando di Skriniar e di quelli che saranno i cambiamenti dopo la notizia della sua futura partenza in direzione PSG: "Per quanto riguarda Skriniar, non giudico le sue scelte, ma giudico l'uomo e il giocatore. È un ragazzo splendido, lavora ogni giorno benissimo. Mancano alcuni allenamenti ma molto probabilmente sarà della partita. Per quanto riguarda la fascia da capitano noi abbiamo delle gerarchie in base alle presenze. Per quello che è successo Skriniar non sarà più il capitano, ma se ne è parlato tranquillamente con società e ragazzo. Il capitano è Handanovic, poi ci sono anche altri come Brozovic, Lautaro".
Inzaghi è poi tornato su quella che è l'importanza di questo derby: "I derby sono tutte storie a sé. In questo anno e mezzo ne abbiamo giocati sei. In coppa abbiamo vinto dei trofei, quelli in campionato sono stati delle delusioni. Dobbiamo avere concentrazione ed equilibrio. In partite del genere si rischia di arrivare già stanchi mentalmente, per questo l'equilibrio è sempre importante"
L'allenatore nerazzurro ha approfondito le condizioni di Lukaku e di quello che sarà il suo rientro a pieno regime: "Romelu secondo me ha fatto un'ottima partita in crescendo contro l'Atalanta. Più passava il tempo più migliorava. È la mia speranza, spero di riuscire a portare tutti i giocatori a una condizione che mi porti a poter schierare tutti dall'inizio. È in crescita anche Correa. Manca l'allenamento di oggi e domattina ma anche Brozovic e Handanovic".
Sul momento del Milan e la possibilità di vedere una squadra sottotono, Inzaghi ha risposto così: "L'anno scorso ci sono stati in campionato due punti di differenza, quest'anno lo stesso ma le partite di coppa le abbiamo fatte meglio noi. Non mi aspetto un Milan sottotono, vorranno fare un grandissimo derby, li rispetto molto".
Tra (non) ricordi e obiettivi
Il derby si giocherà a distanza di un anno da quello della scorsa stagione, in cui l'Inter perse: "Come ho detto di non ricordare il derby di 15 giorni fa, non ricordo neanche quello di un anno fa. Sono partite molto equilibrate, decise da un singolo episodio, dovremo essere bravi a interpretare le partite nella maniera giusta. Si affrontano due squadre che l'anno scorso si sono giocate lo scudetto fino all'ultimo. Siamo due squadre attrezzate che vogliono fare la propria corsa senza guardare le altre squadre. Si tratta di partite particolari che vivono sul singolo episodio. La decisione di un allenatore o un arbitro può cambiare tutto".
Sull'ottimo momento del Napoli e la possibilità di condizionare le partite dell'Inter in qualità di inseguitrice: "Non cambia niente per quanto riguarda affrontare la singola partita. Sappiamo che c'è questo distacco: ogni punto è importantissimo per qualsiasi obiettivo, che sia agganciare il Napoli o staccare dalle inseguitrici".
Con il rientro di Brozovic, Inzaghi potrebbe decidere di spostare Calhanoglu, fin qui impiegato sempre da regista. L'allenatore nerazzurro ha parlato così delle scelte in quel ruolo: "Dipenderà da partita in partita. Brozovic è un giocatore molto importante. Lui e Lukaku sono importantissimi e sono stati fuori da ottobre. In determinati momenti siamo stati bravissimi a sopperire alla loro assenza. Calhanoglu ha fatto molto bene lì, Asllani sta crescendo giorno dopo giorno, subentrando in partite importanti. Sono contento della crescita di Hakan e del rientro di Brozovic".
Continuando su Romelu, Inzaghi ha parlato dei discorsi fatti all'attaccante sulla base della sua stessa esperienza da giocatore: "Ci parlo tanto con Romelu. Ci sono passato: dopo i 26 anni ho avuto tantissime problematiche. Lui non ha mai avuto questi problemi; tornando dall'infortunio ha avuto un rallentamento ma ora sta lavorando nel migliore dei modi".
Chiusura sull'exploit di Lautaro post-mondiale: "Secondo me Lautaro è un anno abbondante che gioca in questo modo, al di là del Mondiale. Negli ultimi 12 mesi ha avuto un rendimento molto costante ed elevato. Lo merita per come lavora. Probabilmente i primi 3 mesi l'anno scorso non era in quella condizione smagliante, ma può capitare a tutti i giocatori".