E' ormai l'uomo degli ultimi minuti in casa Inter, quello da inserire nei momenti di difficoltà e che puntualmente toglie le castagne dal fuoco alla formazione nerazzurra. Se tre indizi fanno una prova manca ancora un gol per confermare questa tesi, ma le reti segnate contro Cagliari e Verona valgono ben più di tre punti a partita, come spiegato anche dallo stesso Antonio Conte.
Lui è Matteo Darmian e a proposito dell'allenatore nerazzurro ha raccontato alcuni aneddoti su di lui ai microfoni della "Gazzetta dello Sport": "Conte ha grandi idee, tatticamente è una marcia avanti a tutti. Quando abbiamo vinto il derby e abbiamo superato il Milan in classifica, il suo discorso è stato chiaro e fermo: 'Ora loro sono dietro, psicologicamente abbiamo un vantaggio. Dipende tutto da voi, non facciamo l’errore di guardare gli altri'. E noi l’abbiamo fatto".
Darmian ha proseguito, spiegando qual è stato il punto della svolta nella stagione dell'Inter: "Sassuolo, girone d’andata. Tutto quel che c’è stato prima e dopo. Era una partita delicata per noi, in campionato stavamo lasciando troppi punti per strada. Vincere quella domenica era decisivo per il morale. Se ragiono complessivamente, l’uscita dalla Champions, per quanto negativa, invece di abbatterci ci ha caricato".
E l'ex terzino del Manchester United prosegue, spiegando le motivazioni dietro la sua scelta di ritornare in Italia: "Nell’ultimo anno a Manchester vedevo poco il campo. I momenti in cui non sei protagonista aiutano a crescere. Ma con il calcio ragiono come da bambino: ho sempre voglia di mettermi in gioco. Lo scudetto sarebbe la chiusura di un cerchio. Ai ragazzi che vogliono diventare calciatori dico: non abbandonate mai il vostro sogno, non perdete mai il sorriso neppure di fronte alle rinunce, che pure sono necessarie".
