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Conte: “Scudetto? La meta è più vicina, ma deve essere raggiunta”

La marcia dell'Inter non conosce soste. Undicesima vittoria consecutive per i nerazzurri che al Meazza hanno piegato per 1-0 il Cagliari. Basta un gol di Darmian per mantenere undici punti di vantaggio sul Milan e vedere lo Scudetto più vicino: "Iniziamo a vedere la meta più vicina, ma deve essere raggiunta – spiega Antonio Conte a Sky Sport – Tante volte ho visto gare dove atleti arrivano vicini al traguardo, si accasciano e chi era dietro ha festeggiato. Dobbiamo continuare con la mentalità e la voglia vista oggi".


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Una partita non semplice per i nerazzurri come sottolineato da Conte, sbloccata solo ad un quarto d'ora dalla fine: "Il Cagliari è un avversario scorbutico che era arrivato qui per un pareggio – ammette l'allenatore – Sono contento perché tanti ragazzi stanno giocando per la prima volta per mantenere il primo posto. Sono contento perché stanno dimostrando mentalità, cattiveria e attenzione. Avevamo tutto da perdere con un Cagliari così basso".

Tre punti importanti, come testimoniato dall'esultanza dopo il gol di Darmian: "È un'esultanza che volevo condividere con i calciatori, era giusto premiare il grande sforzo che hanno fatto in questi otto giorni giocando tre partite e ottenendo tre vittorie. La condivisione delle emozioni e dei momenti con i calciatori è fondamentale. Io so la passione che ci mettono loro, ma anche io e le persone che lavorano con noi abbiamo passione. Trasferire la gioia e condividere sia i momenti duri che quelli belli è una bella cosa".


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"Le critiche hanno scatenato la nostra rivalsa"

Conte ha colto l'occasione per togliere qualche sassolino dalla scarpa: "Sono contento del percorso che stiamo facendo, non dimentico quanto di importante fatto lo scorso anno. Per un decennio non c'è stata storia in Italia, il fatto che l'Inter nel giro di un anno e mezzo. Penso che i giocatori meriterebbero maggiore considerazione per quello che stanno facendo. In Europa lo scorso anno abbiamo fatto la finale di Europa League, non vedo altre squadre che hanno raggiunto questo posto. L'ultima volta è stata la Juventus, le altre sono sempre state eliminate. Questo vuol dire che non sono pronte per l'Europa? Pensiamo a quest'anno, poi Dio vede e provvede. Stiamo facendo qualcosa di straordinario nei numeri e nel tempo perché mi era stato chiesto di riportare l'Inter alla vittoria in tre anni. Lo scorso anno l'abbiamo sfiorata in Europa, quest'anno ci stiamo avvicinando. Dovremmo essere contenti, mi dispiace per chi augurava qualcosa di male o negativo a me e all'Inter".


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"Chi mi conosce bene può pensare che la nave arriverà in porto – conclude Conte – Io me lo auguro, le partite sono sempre meno e noi continuiamo a vincere. La meta la vediamo vicina, ma il traguardo va tagliato. Siamo molto focalizzati, abbiamo voglia e determinazione. Tante critiche che sono state mosse hanno scatenato una voglia di rivalsa da parte di tutti. L'allenatore doveva essere cambiato, i giocatori erano delle pippe. Adesso abbiamo cambiato la situazione e ancora non abbiamo fatto niente. Fin quando non avremo in mano il tricolore ci saranno sempre degli step. Gli step li vogliamo fare e anche oggi l'abbiamo dimostrato"