La storia Inter-Brozovic, dai fischi alle ovazioni, dai meme ai trofei
Lorenzo Vero 29 Giugno 2023Vicino il passaggio di Brozovic all’Al-Nassr: il racconto della sua storia con l’Inter

Un ulteriore passo in avanti per Brozovic, lo spostamento dal 4-2-3-1 al 3-5-2 nel 2019 con Conte. Con l’allenatore pugliese il croato mantiene a essere il battito, ma aumentando pure il raggio di azione. Da essere il primo ricevitore dai piedi di Handanovic (e nell’ultima stagione di Onana), a fare da tappabuchi sulle fasce, fino a proporsi al limite dell’area. Arrivano i primi trofei: lo Scudetto del 2021, quindi le quattro coppe con Simone Inzaghi, per il quale è così indispensabile che la sua assenza nel 2022 ha precluso la stagione in Serie A dell’Inter: 7 punti in 7 partite senza il croato. Nel 2022/23, invece, la soluzione è arrivata: lo spostamento di Calhanoglu al centro. Il minutaggio nell’ultima stagione è diminuito per Brozovic, ma la sua importanza non è diminuito, come dimostrato nel finale di stagione, fino alla finale di Champions League. E forse, l’unico neo è proprio quello per il centrocampista: tra Inter e Croazia, quattro finali europee giocate, altrettante sconfitte.
I meme: il Coccodrillo, “Epic-Brozo” e le gag con Barella

Protagonista non solo sul campo, ma anche sui social. Dalla virale foto, poi diventato meme e quindi tatuaggio “Epic Brozo”, con la mano posta sul volto, al “Coccodrillo”, la mossa che consiste nel rimanere sdraiati a terra dietro la barriera in occasione di una punizione avversaria, sdoganata dal croato nel 2018 al Camp Nou per una punizione di Luis Suarez e diventata poi azione “classica” del gioco. Infine, gli scherzi con Barella, compagno di centrocampo dal 2019: dalla esultanza “bomba” dopo un gol alla Roma nel 2021 al “Dove sei Bare?”, riproposto dal croato fino a questi giorni, ai quali il centrocampista sardo ha risposto: “Sempre alla tua destra”. Un messaggio che, però, probabilmente non corrisponderà più alla realtà sul campo.