Obiettivo quarto posto per l’Atalanta, che domani sera farà visita alla capolista Inter nel posticipo della ventiseiesima giornata di Serie A. I bergamaschi sono reduci da quattro vittorie consecutive in campionato e proveranno a fermare la corsa della squadra di Conte. Per farlo, però, dovranno sfatare un tabù, dal momento che la “Dea” non ha mai vinto a San Siro.
“Se c’è una legge dei grandi numeri, prima o poi arriverà la volta buona – esordisce Gian Piero Gasperini nella conferenza stampa di presentazione del match. La partita di domani potrà dirci molto sulle nostre condizioni. Affrontiamo una squadra che è meritatamente prima in classifica e che è la candidata numero uno per vincere lo scudetto”.
Poi l’allenatore dell’Atalanta analizza la situazione della sua squadra. “Abbiamo bisogno di crescere sempre perché la crescita è infinita, soprattutto nella gestione di alcune situazioni. Possiamo ancora migliorare. Vogliamo ripetere la gara partita giocata a Milano nel gennaio scorso, ci sono ancora 13 giornate e non c’è niente di determinato. Vincere domani aumenterebbe le nostre possibilità di far bene”.
E domani alle 20:45 si affronteranno il primo e il secondo miglior attacco della Serie A. “Bisogna fare attenzione, perché non ci sono solo Lautaro e Lukaku. I nostri gol sono un po’ più distribuiti, la loro forza riguarda chi concretizza le azioni”.
E per fermare chi concretizza le azioni Gasperini può contare su due portieri che stanno vivendo un ottimo momento di forma. “Non so chi giocherà domani tra Gollini e Sportiello. Marco ha fatto due buone partite anche se non è stato impegnato molto. Contro il Crotone è stato decisivo, dunque merita di giocare. Se hai due buoni portieri puoi sfruttare il momento buono di uno dei due, può essere stimolante per chi deve recuperare”.
Poi Gasp conclude parlando degli indisponibili. “Gli unici due giocatori che non avremo a disposizione sono Hateboer e Sutalo. Zapata? Non ci saranno solo duelli individuali, sarà Inter-Atalanta. Le prestazioni individuali avranno un peso, ma sarà quella collettiva a fare la differenza”.