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Inter, Acerbi: “In Champions possiamo sorprendere. Napoli una macchina da guerra, ma…”

Le parole di Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”

L’Inter vive un gran momento con sei vittorie nelle ultime sette partite giocate tra campionato, Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Tra i protagonisti della fin qui ottima seconda parte di stagione, c’è Francesco Acerbi, difensore di 35 anni arrivato dalla Lazio e diventato titolare nel corso della stagione. Lo stesso Acerbi, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato della stagione dei nerazzurri, del suo passato e del futuro

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Foto: Andrea Rosito

Inter, Acerbi: “Nella vita serve sempre una sfida”

Francesco Acerbi ha esordito dichiarando: “Nella vita è sempre necessaria una sfida. A me è servita prima con mio padre, poi con la malattia. Ora la sfida è con me stesso. Ed è quella giusta, che tutti dovremmo affrontare. Perché è quella che ti fa avere sempre l’ambizione di migliorare”. 

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Con il passato alle spalle, c’è però un futuro ancora da scrivere: Vorrei restare, qui sto bene. Anzi, una cosa la so per certa: non arriverò un’altra volta ad agosto senza conoscere il mio futuro. A luglio saprò dove giocherò. Spero si trovi una soluzione al più presto per il mio riscatto: ho 35 anni, ma sto benissimo fisicamente e mentalmente”.

“In Champions possiamo sorprendere”

Lo scudetto sembra ormai quasi una mission impossible, con il Napoli che continua a vincere e non accenna a fermarsi. I nerazzurri sono al secondo posto a tredici punti di distacco: “Il Napoli è una macchina da guerra, ma non dirò mai che per lo scudetto è tutto finito: abbiamo ancora il 5% di possibilità e dobbiamo crederci. Loro dovrebbero rallentare, ma noi dobbiamo pensare di poter vincerle tutte”. 

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Torna però la Champions League, dove l’Inter affronterà il Porto: “Se stiamo bene tutti, possiamo essere noi la sorpresa. Il girone ci ha dato fiducia: il Porto è forte e fisico, ma possiamo batterlo. E poi, una volta ai quarti, tutto può succedere: dipende da forma, morale, fortuna. Noi però ci arriviamo con Lukaku e Brozo in più”.