Uno sguardo al "muro del pianto" e ai vari cimeli lasciati dalla gente. Un segno della croce, un bacio e un mazzo di fiori depositato. Così Lorenzo Insigne, in compagnia dello storico magazziniere Tommaso Starace, ha voluto rendere omaggio a Diego Armando Maradona. Lo ha fatto da capitano, rappresentando tutti i suoi compagni. Al San Paolo, dalle 21, andrà in scena il match contro i croati del Rijeka. Si gioca l'Europa League, ma il cuore e la testa della gente sono rivolti verso El Diez.
Nelle ultime ore diverse persone si sono ritrovate all'esterno dello stadio (senza però spostarsi molto, onde evitare eccessivi assembramenti) con fumogeni rossi accesi e hanno iniziato a intonare canti per El pibe de oro. La folla non ha però frenato Insigne che, una volta arrivato al San Paolo insieme al resto della squadra, si è spostato all'esterno per lasciare un ricordo in onore di Diego.
"Diego rappresenta tanto per tutti i napoletani, ci ha sempre difeso quando ha giocato e quando se ne è andato - ha spiegato Insigne a Sky Sport nel pre partita - ci ha sempre portato nel cuore e noi come lui lo faremo sempre, anche ora che non c’è più. È un giorno triste per noi napoletani, questa notizia fa male, la società si stringe attorno alla famiglia. La prima volta che l’ho visto è stata una grande emozione, ero al San Carlo, ho chiesto di andare ad abbracciarlo ed è stata la serata più bella della mia vita. Siamo orgogliosi che abbia giocato per noi, è giusto che la 10 non la indossi nessun altro. In campo daremo di più per dedicargli la vittoria".