Sasso, carta o forbice. Chi non l'ha fatto almeno una volta nella vita? Per scommessa, per divertimento, per prendere una decisione. Ma c'è anche chi ha usato questo metodo ormai tradizionale su un campo da calcio, prima di una partita. Indossando maglia e pantaloncini neri, a nascondere fischietto e cartellini nelle tasche. Già, il protagonista della storia è un arbitro. Il suo nome è David Mcnamara, quarto uomo nel primo round di FA Cup tra Chorley e Doncaster Rovers qualche giorno fa, protagonista in Manchester City-Reading lo scorso 26 ottobre.
Già, si gioca il match di Super League femminile. Partita importante, tanto da essere trasmessa in diretta televisiva. Non si può sgarrare dunque, soprattutto nelle tempistiche. Il calcio d'inizio occorre batterlo nell'ora esatta in cui è stato fissato, al costo di... inventarsene di tutti i colori. Sì, perché il povero Mcnamara, una volta in mezzo al campo, si è reso conto di essersi dimenticato la classica monetina nel proprio spogliatoio.
"E adesso come lo faccio palla o campo?" Si sarà chiesto. No problem, si decide con...la morra cinese. Ed è così che gli oltre mille spettatori presenti allo stadio della City's Academy hanno assistito ad una scena buffissima: i due capitani, Steph Houghton da una parte e Kirsty Pearce dall'altra, intenti a darsi battaglia a suon di sasso, carta o forbice. Molto divertente. Per tutti, tranne che per la Football Association.
Che ha voluto sospendere l'arbitro per tre settimane, con la possibilità di impugnare la sentenza e fare ricorso: "Mosso dalla fretta, ha fatto una pazzia - ha tuonato contro di lui Joanna Stimpson, responsabile arbitri della WSL - pensava fosse il rimedio giusto ma no, non lo era affatto. È indifendibile, doveva essere più preparato, doveva avere con sé la monetina. È una cosa deludente, inappropriata e per nulla professionale, che non possiamo ignorare". No, alla FA la morra cinese non piace proprio.